Gaffe su Pertini della consigliera M5S, ripresa da Giorgia Meloni
L'ex candidata alla Regione Abruzzo compie uno scivolone su Sandro Pertini, subito corretto dopo l'intervento di Giorgia Meloni
La grillina Sara Marcozzi, consigliere regionale della Regione Abruzzo ed ex candidata alla carica di governatrice, ha affidato a Facebook le sue considerazioni sul discorso di Giuseppe Conte in Senato in cui il premier ha annunciato le sue dimissioni.
«Il discorso del Presidente Giuseppe Conte ha segnato, nonostante il momento critico e la crisi di Governo, uno dei momenti più alti della nostra Repubblica. Il miglior presidente del Consiglio dopo Sandro Pertini. Misurato, calibrato, intellettualmente onesto, illuminato, duro, fermo e giusto. Un uomo delle istituzioni che parla con rispetto ed eleganza ad altri uomini e donne delle istituzioni e ai cittadini».
La consigliera M5S ha però commesso un grave errore: Sandro Pertini non è mai stato presidente del Consiglio dei Ministri. Il partigiano socialista fu effettivamente presidente, ma della Camera, dal 1968 al 1976, e successivamente della Repubblica, dal 1978 al 1985, durante i governi di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Arnaldo Forlani, Giovanni Spadolini, Amintore Fanfani e Bettino Craxi.
A notare subito l’errore, è stata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che su Twitter ha canzonato la grillina: «L’ex candidata M5S alla guida della Regione Abruzzo definisce Sandro Pertini “presidente del Consiglio”. Durante il discorso in Senato, Giuseppe Conte ha parlato di “grave carenza di cultura istituzionale“. Ora sappiamo a chi si riferiva…».
Sara Marcozzi ha poi corretto il post, sostituendo alla dicitura “presidente del Consiglio” un più sobrio e vago “uomo delle istituzioni“. E ha poi commentato con un nuovo intervento social la modifica: «Dal momento che in tanti si sono appassionati al mio ultimo post, tranquillizzo tutti sul fatto che, sì, ho commesso un errore: scrivere di getto senza rileggere. Poco dopo la pubblicazione, ho riletto il post e mi sono resa conto di averlo scritto male. Il paragone tra Giuseppe Conte e Sandro Pertini era e rimane sulle qualità politiche e umane delle due persone, non di certo sui diversi ruoli istituzionali».
La grillina ha spiegato il perché del paragone tra le due figure, concludendo il post con ironia. «Sandro Pertini, prima di Giueppe Conte, è stato l’ultimo uomo politico nelle istituzioni del quale gli italiani si sono fidati e da cui si sono sentiti rappresentati. Questo era il senso della frase scritta di getto. Ciò detto mi offro alla lapidazione in pubblica piazza per espiare la mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa e assurgere allo status di infallibilità dei commentatori».