Meloni furiosa con Salvini dopo l'Umbria, Bandecchi a valanga contro FdI e Lega: cosa può succedere in Veneto
Spaccatura nel centrodestra dopo le elezioni regionali in Umbria, pesa lo scontro tra Meloni e Salvini su Donatella Tesei, sgradita anche a Bandecchi: cosa può succedere in Veneto nel 2025
Dopo il successo in Liguria, il centrodestra perde le elezioni in Emilia-Romagna e Umbria. Se la riconferma del centrosinistra dopo l’uscita di Stefano Bonaccini sembrava scontato in una regione tradizionalmente rossa, la sconfitta a Perugia e Terni mette sul tavolo dei partiti di Governo lo scontro tra Fratelli d’Italia e Lega, nelle persone dei rispettivi leader: la premier Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini. Al segretario del Carroccio, infatti, viene rinfacciata la scelta di ricandidare Donatella Tesei, bocciata dagli elettori dopo una legislatura. Contro i due partiti punta il dito Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e alleato di Alternativa Popolare che sogna Palazzo Chigi. Nel centrodestra, insomma, c’è maretta e ad agitare le acque sono anche gli ultimi arrivati: segno che qualche crepa si è aperta e la sconfitta ha fatto male. Il risultato dell’Umbria potrebbe influire sulla candidatura alle elezioni Regionali in Veneto, previste nel 2025.
- Le parole di Giorgia Meloni dopo le elezioni in Umbria ed Emilia-Romagna
- Le frizioni tra Meloni e Salvini su Donatella Tesei e la smentita della premier
- L'attacco di Stefano Bandecchi a FdI e Lega
- Cosa può succedere alle elezioni Regionali in Veneto nel 2025
Le parole di Giorgia Meloni dopo le elezioni in Umbria ed Emilia-Romagna
Stefania Proietti aveva anticipato, subito dopo la vittoria delle elezioni in Umbria, di aver ricevuto la telefonata di congratulazioni da parte della premier, Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio, in trasferta in Brasile a Rio de Janeiro per il G20, ha parlato del consenso dei cittadini, ripresa dalle agenzie.
La leader di FdI si è detto “dispiaciuta dalla non conferma in Umbria“, aggiungendo di voler “fare gli auguri di buon lavoro ai due presidenti eletti”.
Quindi i ringraziamenti alle candidate sconfitte, Elena Ugolini e Donatella Tesei, “per il lavoro che hanno fatto”.
Le frizioni tra Meloni e Salvini su Donatella Tesei e la smentita della premier
Secondo Repubblica, Giorgia Meloni non avrebbe voluto che la candidata fosse di nuovo Donatella Tesei, svelando un retroscena privato tra lei e Salvini: “Non ha fatto bene in questi anni, cambiamo candidato, ascoltami”.
La sorella, Arianna, commentando gli ultimi sondaggi aveva affermato che “abbiamo sbagliato il nome“.
La stessa premier, dal Brasile, ha smentito le “ricostruzioni abbastanza surreali sul mio giudizio relativo a Donatella Tesei“, definita una governatrice “che ha comunque lavorato bene, lo dicono i dati sull’occupazione, sulle liste d’attesa, sugli investimenti che sono stati fatti sulla famiglia”.
Di fatto, in pubblico, Meloni afferma l’unità del centrodestra: “Ho sostenuto e rivendico la sua candidatura, i cittadini hanno scelto un’altra parte e ne prendiamo atto, faremo le nostre valutazioni”.
L’attacco di Stefano Bandecchi a FdI e Lega
Sullo sfondo c’è Stefano Bandecchi, leader di Alternativa Popolare, che prima delle elezioni ha deciso di appoggiare Donatella Tesei.
Il sindaco di Terni, a La Stampa, ha affermato che “se il candidato presidente del centrodestra fossi stato io, Proietti non avrebbe avuto nulla da festeggiare, era a casa a lavare i piatti“.
Bandecchi ha rivendicato il risultato di Alternativa Popolare, puntando il dito contro Fratelli d’Italia e Lega: “A pesare è stato il calo di altri partiti della coalizione. Ciascuno può analizzare i numeri, i voti persi dalla Lega non sono stati compensati da Fratelli d’Italia, anzi”.
Questi i dati dei partiti in Umbria:
- Fratelli d’Italia: 62.419 voti (19,44%);
- Forza Italia: 31.128 (9,69%);
- Lega: 24.729 (7,70%);
- Tesei Presidente: 16.023 (4,99%);
- Noi Moderati – Civici per l’Umbria: 9.229 (2,87%);
- Alternativa Popolare: 6.939 (2,16%);
- Unione di Centro: 1.432 (0,45%).
Dei 6.939 voti ottenuti da Bandecchi, 5.362 sono arrivati da Terni, città in cui è sindaco.
Cosa può succedere alle elezioni Regionali in Veneto nel 2025
Più pompiere che incendiaria, Giorgia Meloni ha però sottolineato che “sono ancora molto ottimista sul consenso dei cittadini”, ma soprattutto che “bisogna interrogarsi per capire cosa in questo caso non abbia funzionato: ogni tanto non vincere può aiutare a mantenere i piedi per terra”.
Frase che prelude a una messa in discussione di ogni tipo di piano, compresa la sorte del Veneto, chiamato alle elezioni Regionali nel 2025.
Territorio tradizionalmente vicino alla Liga Veneta, confluita nel 2020 nella Lega di Salvini, oggi è amministrato da Luca Zaia, che spera ancora in un terzo mandato.
Qualora non fosse lui a correre, comunque, oggi non è più certo che il Carroccio possa fare la voce grossa, imponendo un suo candidato: non solo per quanto successo in Umbria, ma anche per il peso nazionale, assai modesto, che ha oggi il partito.