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CRONACA NERA

Marito uccide la moglie ad Arezzo e confessa l'omicidio ai vicini: la donna era malata di Alzheimer da anni

Ad Arezzo un 80enne ha ucciso la moglie 72enne: era provato dalla lunga malattia della donna, affetta da Alzheimer

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Un marito ha ucciso la moglie 72enne ad Arezzo e ha confessato l’omicidio della donna, malata da tempo di Alzheimer. L’uomo l’ha rivelato ai vicini e ha quindi atteso l’arrivo delle forze dell’ordine, cui si è consegnato senza opporre resistenza.

La dinamica del femminicidio

L’uomo, un 80enne italiano, di nome Alessandro Sacchi, ha commesso il delitto nella notte, sparando un colpo di pistola alla donna, Serenella Mugnai, nella loro casa in viale Giotto ad Arezzo.

I soccorritori – l’automedica e l’ambulanza della Croce Bianca – sono arrivati intorno alla mezzanotte e mezza e hanno constatato il decesso dell’anziana. Le indagini sono affidate alla polizia di Stato e coordinate dal sostituto procuratore Marco Dioni.


La polizia è intervenuta dopo la mezzanotte per arrestare l’omicida reo confesso 

Le cause dell’omicidio ad Arezzo

La polizia è stata avvisata dai vicini di casa e, una volta giunta sul luogo del delitto, ha arrestato l’uomo che era sotto shock e lo ha portato in Procura ad Arezzo.

L’omicida avrebbe additato la lunga malattia della donna come causa della sua disperazione e azione scatenante del suo gesto.

La pistola con cui ha commesso il femminicidio, una calibro 7, era regolarmente denunciata.

Le motivazioni che hanno spinto il marito a uccidere la moglie

Alessandro Sacchi si è detto provato dalla situazione e dalla lunga degenza di Serenella Mugnai.

Come riporta Ansa, ha confessato che avrebbe fatto fatica ad accudire la donna nel prossimo futuro viste le condizioni di lei e la propria età avanzata.

A confermare la versione dell’uomo ci sono anche le parole della donna che prestava servizio in casa. Secondo la collaboratrice domestica, Sacchi accudiva da solo la moglie in quanto i due non avevano figli che avessero potuto badare a loro.

Fonte foto: ANSA

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