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Marcia indietro di Elon Musk su Twitter: tornano le spunte blu gratuite per i “super vip”

Elon Musk, proprietario di Twitter, ha deciso di riassegnare la spunta blu ad alcuni profili molto seguiti sul social

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Su Twitter sono tornate le spunte blu per diversi personaggi famosi. A deciderlo è stato Elon Musk in persona, che pochi giorni fa aveva deciso di mettere fine all’era delle spunte blu gratuite. Il nuovo corso imponeva il pagamento di un abbonamento per coloro che avessero voluto mantenere il profilo che certifica l’identità. Ma a quanto pare solo una piccola percentuale ha deciso di pagare l’abbonamento di 8 dollari al mese per mantenere la spunta blu.

Spunte blu, Elon Musk ci ripensa

Da qui la decisione di fare una parziale marcia indietro e assegnare la spunta blu accanto al nome di alcuni “super vip” di Twitter. Secondo alcune stime, infatti, meno del 5% dei 407mila profili coinvolti ha accettato di iscriversi e pagare l’abbonamento mensile.

La strategia “Twitter Blue”, di fatto, si è rivelata un flop per il nuovo proprietario di Twitter.

Chi ha ricevuto la spunta blu gratis

Ma quali sono i criteri di riassegnazione della spunta blu? Al momento, secondo alcuni siti specializzati, si tratterebbe di profili con almeno un milione di follower.

Così il bollino blu è ricomparso accanto al profilo dello scrittore Stephen King, della star Nba LeBron James e dell’ex presidente Usa Donald Trump.

La decisione è stata annunciata da Musk con un tweet in cui dichiarava di avere intenzione di pagare per alcuni account.

La sede di Twitter a San Francisco

La strategia “Twitter Blue” non ha funzionato

Pochi giorni fa la decisione di togliere le spunte blu gratis aveva scosso il mondo di Twitter. Tra i primi a perdere la certificazione di identità era stato Papa Francesco, seguito poco dopo dal presidente Usa Joe Biden.

Ma evidentemente qualcosa non è andato come sperato per Elon Musk, impegnato a cercare di migliorare le entrate del social network che ha acquistato per la cifra monstre di 44 miliardi di dollari e reduce da un pesante taglio della forza lavoro.

Solo una piccola parte degli account coinvolti, infatti, ha deciso di sottoscrivere l’abbonamento da 8 dollari al mese per mantenere il diritto ad avere la spunta blu accanto al nome.

Fonte foto: ANSA

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