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Marcello Dell'Utri costruirà una biblioteca nella Valle dei Tempi con i 30 milioni lasciati da Berlusconi

Amico e storico consigliere di Berlusconi, Marcello Dell'Utri ha svelato cosa farà con i 30 milioni ricevuti in eredità dal Cavaliere

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Tra gli eredi di Silvio Berlusconi c’è anche Marcello Dell’Utri, amico e storico consigliere del Cavaliere che dal lascito dell’ex premier ha intascato 30 milioni. Una volontà, quella di inserire anche l’ex senatore nel testamento, che è stata ancora volta sottolineata da Berlusconi in una lettera scritta a gennaio 2022, con Dell’Utri che però non terrà per sé la quota.

L’eredità nella lettera

Come detto, Marcello Dell’Utri è stato inserito nel testamento di Silvio Berlusconi in un secondo momento rispetto al primo lascito fornito dal Cavaliere nel 2006. A 17 anni dalle prime volontà girate al notaio Roveda, infatti, l’ex premier ha scritto una lettera in carta intestata di Villa San Martino poco prima di essere ricoverato al San Raffaele.

Nel testo, che riportava come destinatari i figli, la precisa intenzione del leader di Forza Italia, che il 19 gennaio 2022 scriveva: “Dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni”. E tra quelle, appunto, i 30 milioni da donare a Marcello Dell’Utri, in qualche modo “giustificati” per il “bene che gli ho voluto” e per quello che lui, ovviamente, ha voluto al Cavaliere.

Cosa farà con i soldi

Soldi che però saranno soltanto di passaggio nelle tasche di Dell’Utri, che dopo aver pagato l’8% di tasse sulla quota li utilizzerà per uno scopo ben preciso.

Infatti, tramite il Corriere della Sera, ha fatto sapere che userà una parte dei 30 milioni ricevuti dall’eredità di Silvio Berlusconi per finanziare una biblioteca nella Valle dei Templi, ad Agrigento, che conterrà libri di letteratura siciliana. Si tratta di un “dono anche del mio amico Silvio per Agrigento Capitale della Cultura 2025”.

Le condizioni per la “donazione”

Promettendo che sarà pronta per il 2025, ha fatto sapere che la biblioteca si chiamerà “Utrania” e sarà costruita a trecento metri dal Tempio della Concordia.

Ma annunciando la sua decisione, Dell’Utri ha fatto sapere che ci sono delle condizioni alla costruzione della biblioteca, ovvero che diventi un laboratorio di restauro del libro e della carta e che vi sia organizzato un master in biblioteca e un master in economia legato a editoria e libri. “Servirà per ricercatori e per i turisti ai quali raccontare il meglio di quest’isola” ha detto Dell’Utri al Corriere.

Fonte foto: ANSA

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