Omicidio di Pierina Paganelli, Louis Dassilva interrogato oltre 9 ore come unico indagato: cos'ha detto
Louis Dassilva è stato interrogato per oltre 9 ore in Procura per l'omicidio di Pierina Paganelli: le prime indiscrezioni e le novità
Nel contesto delle indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, Louis Dassilva è stato interrogato per oltre 9 ore. Il metalmeccanico 34enne, anch’egli inquilino della palazzina di via del Ciclamino 31 a Rimini, è l’unico indagato dopo otto lunghi mesi dal delitto. Dassilva è entrato alle 9:45 di martedì 25 giugno in tribunale per poi uscirvi intorno alle 18 del pomeriggio. Considerate le ore di permanenza del cittadino di origini senegalesi all’interno dell’aula, emerge che si è trattato di un interrogatorio fiume durante il quale Louis ha rinunciato alla facoltà di non rispondere.
- Louis Dassilva e l'interrogatorio fiume
- Le prime indiscrezioni da Roberta Bruzzone
- Il possibile movente dell'omicidio di Pierina Paganelli
Louis Dassilva e l’interrogatorio fiume
Come ricostruisce ‘News Rimini’, inizialmente Louis Dassilva si sarebbe dimostrato intenzionato ad avvalersi della facoltà di non rispondere. Martedì 25 giugno, invece, il 34enne e unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli ha risposto alle domande del sostituto procuratore Daniele Paci in presenza degli uomini della squadra mobile.
Louis Dassilva era accompagnato dall’avvocato Riario Fabbri e dalla consulente Roberta Bruzzone. Per il momento non è dato conoscere il contenuto dell’interrogatorio, ma secondo le prime indiscrezioni potrebbe aver confermato quanto dichiarato in precedenza, quando era stato ascoltato come persona informata sui fatti.
Va ricordato che Louis Dassilva è indagato per omicidio volontario con diverse aggravanti, inclusa la premeditazione. I capi d’accusa sono stati letti da Daniele Paci in apertura dell’interrogatorio.
All’esterno del tribunale era presente la moglie, Valeria Bartolucci, che ha evitato le domande dei giornalisti. La donna si è limitata a rispondere: "Se non siete tutti scemi potete immaginare come mi sento". "Sono qui per prendere un caffè – ha aggiunto – qui in tribunale lo fanno buono". Secondo ‘Il Resto del Carlino’, l’unica dichiarazione rilasciata ai giornalisti da parte di Louis Dassilva dopo la fine dell’interrogatorio sarebbe un laconico "sto bene".
Le prime indiscrezioni da Roberta Bruzzone
Raggiunta dai cronisti all’esterno della Procura, Roberta Bruzzone ha riferito che Louis Dassilva si è impegnato a "chiarire una serie di aspetti ma sempre mantenendosi in linea con quanto già affermato". La consulente auspica che gli inquirenti possano "volgere lo sguardo altrove".
Per questo la difesa lavorerà per "portare elementi che possano scagionare" il 34enne. A proposito dell’interrogatorio, secondo la dottoressa Bruzzone "contraddizioni non ce ne sono assolutamente, delle precisazioni sì".
Il possibile movente dell’omicidio di Pierina Paganelli
Dopo l’apertura delle indagini a carico di Louis Dassilva, sono emerse le ipotesi sul possibile movente dietro l’omicidio di Pierina Paganelli. Come riporta ‘Il Resto del Carlino’, l’indagato potrebbe aver agito mosso dalle frizioni dovute alla relazione extraconiugale con Manuela Bianchi di cui Pierina Paganelli sarebbe venuta a conoscenza. Per questo motivo la 78enne avrebbe rappresentato una minaccia.
Una minaccia, ovviamente, per il matrimonio tra Dassilva e Valeria Bartolucci. Quest’ultima, del resto, ha appreso del tradimento del marito solamente dopo la morte dell’ex infermiera.