Lockdown non vaccinati, una regione ci pensa per Capodanno: "Giuste le restrizioni per i meno responsabili"
In alcuni Paesi si è scelto di imporre il lockdown solamente alle persone non vaccinate: adesso una regione italiana è pronta a seguire quella linea
C’è chi, come Walter Ricciardi, è preoccupato per l’inizio del nuovo anno: il 2022, secondo l’esperto, partirà infatti con un gennaio difficile, in cui serviranno “scelte forti“. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, che si è detto favorevole a un lockdown per non vaccinati dopo Capodanno.
Lockdown non vaccinati, una regione ci pensa per Capodanno: “Giuste le restrizioni per i meno responsabili”
D’Amato ha definito il lockdown per i non vaccinati come una misura “praticabile. Se ci saranno ulteriori restrizioni, è giusto che ricadano su chi è stato meno responsabile“, ha detto ai microfoni del Messaggero.
In sostanza, l’assessore si è detto d’accordo con la linea adottata da altri Paesi: “Se ci deve essere un lockdown, è giusto che sia solo per i non vaccinati. Non può essere penalizzato chi ha mostrato il massimo livello di collaborazione e responsabilità“.
“Con i numeri attuali non mi aspetto che si arrivi alla necessità di un lockdown – ha precisato -, ma il virus ci ha insegnato che è imprevedibile. E se ci fossero ulteriori restrizioni, non devono essere generalizzate“.
Roma: Natale in zona bianca o in zona gialla?
A Roma la sensazione è che Natale si possa trascorrere in zona bianca, “ma dopo Capodanno potremmo passare in giallo, effetto dei cenoni”.
Dal punto di vista delle misure cambierebbe poco, dato che consisterebbero nell’introduzione dell’obbligo della mascherina all’aperto, comunque in vigore già in alcune zone della città.
Nel Lazio i non vaccinati sono 400 mila: “soprattutto nella fascia d’età 40-49 anni. I 20enni si sono vaccinati di più“, ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.
Terza dose ai minorenni
Per quel che riguarda il capitolo terza dose, D’Amato ha spiegato che sarà necessaria anche per i minorenni perché “aumenta di molto la copertura. Serve un solo vincolo, a livello nazionale, che è quello dei 150 giorni dal richiamo. A prescindere dall’età. Parlo della fascia degli under 18, i liceali che hanno già fatto il richiamo da più di 5 mesi“.
“Per i bimbi più piccoli, quelli tra i 5 e gli 11 anni – ha concluso -, saremo la prima regione d’Italia a partire con i vaccini, oggi (lunedì 13 dicembre, ndr)”.