Liquido nero versato nella Fontana di Trevi a Roma dagli ambientalisti: il nuovo blitz di Ultima Generazione
Dieci attivisti di Ultima Generazione si sono immersi nella Fontana di Trevi versando del liquido nero per protestare contro i combustibili fossili
Un nuovo blitz degli attivisti di Ultima Generazione. Alcuni ragazzi hanno versato del liquido nero all’interno della Fontana di Trevi a Roma. Il messaggio è quello riportato sullo striscione esposto all’interno della fontana più iconica della Capitale: “Non paghiamo il fossile“, hanno scritto gli attivisti. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma per interrompere l’azione degli ambientalisti.
- Il carbone vegetale nella fontana di Trevi
- Basta combustibili fossili
- La crisi climatica in Emilia Romagna
Il carbone vegetale nella fontana di Trevi
La nuova contestazione degli attivisti per il clima di Ultima Generazione è avvenuta nella mattinata di domenica 21 maggio davanti a molti turisti che, nel fine settimana, prendono d’assalto la Fontana di Trevi, uno dei luoghi più visitati di Roma.
È proprio nell’acqua della fontana, infatti, che dieci attivisti hanno versato del liquido nero per rinnovare la loro protesta in difesa dell’ambiente.
Il liquido sparso all’interno della fontana di Trevi è carbone vegetale. Si tratta dello stesso versato in altre occasioni in cui gli ambientalisti hanno protestato.
Tra le ultime manifestazioni si ricorda quella alla Barcaccia, la fontana davanti a piazza di Spagna e alla scalinata di Trinità dei Monti.
Basta combustibili fossili
Anche in questo caso, come in quelli precedenti, l’azione di protesta degli attivisti è stata interrotta dall’intervento degli agenti della polizia locale.
Durante la manifestazione gli attivisti di Ultima Generazione hanno esposto uno striscione con la scritta “Non paghiamo il fossile“.
Si tratta dello slogan della campagna con cui gli ambientalisti rinnovano la richiesta di interrompere i sussidi pubblici per i combustibili fossili e cercano di accendere il faro dell’opinione pubblica sulla crisi climatica.
La crisi climatica in Emilia Romagna
“Il nostro Paese sta morendo“, hanno detto gli attivisti immersi nella Fontana di Trevi. Il riferimento è anche a quello che sta accadendo in Emilia Romagna colpita dalle pesanti alluvioni degli ultimi giorni.
Come hanno spiegato gli attivisti, infatti, i combustibili fossili sarebbero la causa della crisi climatica che ha investito l’Emilia Romagna e le Marche.
Quello che è accaduto in quelle Regioni, quindi, non sarebbe altro che la manifestazione più drammatica dei cambiamenti climatici con cui stiamo facendo i conti.
Mentre andava in scena la protesta, i turisti riprendevano tutto raccontando in diretta quello che stava accadendo a Roma. Gli attivisti, adesso, saranno denunciato e multati per essersi immersi nella Fontana di Trevi.