Laura Frosecchi uccisa a San Casciano dal nipote Mattia Scutti, trovata nel suo negozio: chi era la vittima
Chi era Laura Frosecchi, uccisa a San Casciano dal nipote Mattia Scutti a colpi di arma da fuoco: il cadavere è stato trovato nel forno in cui lavorava
Giovedì 17 ottobre Laura Frosecchi, 54 anni, è stata uccisa con un colpo d’arma da fuoco a Chiesanuova, frazione di San Casciano, in provincia di Firenze. A uccidere la donna sarebbe stato il nipote, Mattia Scutti, che avrebbe immediatamente confessato l’omicidio ai carabinieri in una telefonata, per poi nascondersi vicino alla sua casa e minacciare il suicidio. Il 22enne è stato convinto da un negoziatore ad arrendersi. Chi era la zia.
- Laura Frosecchi uccisa a San Casciano
- L'arrivo della cliente e la fuga del nipote
- Chi era Laura Frosecchi
Laura Frosecchi uccisa a San Casciano
Laura Frosecchi, secondo le ricostruzioni di media locali e agenzie, sarebbe stata uccisa verso le ore 11 nel suo negozio, il forno Da Graziella, che gestisce col marito Stefano Bettoni.
Improvvisamente il nipote, Mattia Scutti, figlio della sorella di Stefano Bettoni, sarebbe entrato nel locale e avrebbe sparato un colpo.
L’arrivo della cliente e la fuga del nipote
Subito dopo, il nipote avrebbe chiamato i carabinieri confessando l’omicidio, per poi nascondersi vicino alla sua casa.
Nel frattempo una cliente sarebbe entrata nel negozio, trovando Laura Frosacchi in un lago di sangue.
Inutili i soccorsi, il personale del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Ore dopo, i carabinieri sono riusciti a spingere Mattia Scutti alla resa: minacciava di uccidersi dopo l’omicidio della zia.
Chi era Laura Frosecchi
Laura Frosecchi, 54 anni, lavorava nel Forno Da Graziella (il nome della suocera) in via Volterrano 132, a Chiesanuova, una frazione di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze.
Sposata, con figli, è descritta dai cittadini di Chiesanuova come una donna “conosciuta da tutti e sempre pronta a scambiare battute con i clienti”, riporta Il Tirreno.
Amante degli animali, spesso “aiutava il nipote”, ha aggiunto una sua collega, ripresa da La Repubblica.