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La nicotina da masticare arriva in Italia ma il Governo vuole bloccare la vendita: i rischi per la salute

Le cosiddette “nicotine pouches” sono considerati dannosi dal ministro Schillaci, che ha avviato la procedura per la sospensione dal commercio del prodotto

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Erano tornati da poco nei negozi di sigarette elettroniche e nelle tabaccherie, grazie al Decreto Milleproroghe del 2022. Ora però, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato guerra alle nicotine pouches (letteralmente “sacchetti di nicotina”), chiedendone la sospensione della vendita e il ritiro dal commercio.

Cosa sono le nicotine pouches

Le nicotine pouches, che ricordano vagamente lo snus, sono dei sacchetti che hanno un rilascio lento di nicotina. Vanno tenuti tra il labbro e le gengive, per un massimo di trenta minuti circa, e una confezione da venti sacchetti costa 8.9 euro.

Il primo marchio di questo tipo accettato dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli è il Redmuule, importato e distribuito in Italia dalla Smokies di Origgio (Va).

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci

Le prime nicotine pouches arrivate in commercio in Italia sono disponibili in quattro aromatizzazioni (Mango, Menta, Frutti di Bosco e Caffè) e tre gradazioni di nicotina: 4 milligrammi per grammo, 8 milligrammi per grammo e 14 milligrammi per grammo.

Il via libera nel Decreto Milleproroghe

Nonostante le perplessità iniziali espresse dall’Istituto Superiore di Sanità, un emendamento inserito nel Decreto Milleproroghe del febbrario 2022 ha autorizzato la vendita delle nicotine pouches.

L’emendamento era stato presentato a firma di Massimo Bitonci della Lega e di Umberto Buratti del Pd, ma si è trattato di un accordo bipartisan.

I dubbi dell’Iss

Prima del passaggio dell’emendamento venne però chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità, che si espresse in modo abbastanza negativo sul prodotto.

Secondo l’ISS infatti, le nicotine pouches “presentano potenziali livelli di assunzione (di nicotina ndr) per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana”.

La preoccupazione degli esperti

Ora che sono tornate in commercio però, diversi esperti si sono fatti sentire per sottolineare i rischi legati a questa “nuova” tipologia di assunzione di nicotina.

“La nicotina crea dipendenza e quindi può spingere chi la assume, anche masticandola, verso le sigarette” ha detto a Repubblica Silvano Gallus, dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, che ha concluso dicendo che “si tratta chiaramente di un modo per avvicinare i giovani al fumo”.

Sulla stessa linea anche Sabrina Siracusano, oncologa responsabile del Centro antifumo dell’Humanitas di Milano, secondo la quale “parliamo di caramelline con aspetto grazioso e invitante. Alle multinazionali non importa della salute delle persone, cercano in tutti i modi di dare la nicotina ai ragazzi per fidelizzarli e indurre la dipendenza e così l’uso sigaretta tradizionale”.

La nota del CoEHAR

Il professor Riccardo Polosa, fondatore del Centro di ricerca multidisciplinare che studia soluzioni scientifiche innovative per la riduzione del danno da fumo (CoEHAR) dell’Università di Catania, ha così commentato la notizia: “L’uso trentennale di bustine con nicotina da masticare (oggi nicotine pouches) da parte di larghe fasce della popolazione Svedese e norvegese ha contribuito al più basso livello di mortalità correlata al fumo in Europa. Da sottolineare che in Svezia si registrano i più bassi livelli di prevalenza da fumo al mondo tra la popolazione giovanile, tanto che ormai si parla di eradicazione del fumo di tabacco”.

E ancora: “Sbaglia o è in mala fede chi afferma che questi prodotti possano spingere i giovani a fumare sigarette convenzionali, anzi è vero il contrario. La diffusione di questo strumento, privo di combustione, può rappresentare una buona opportunità di riduzione del danno da fumo e di miglioramento di salute pubblica anche in Italia. Vietare le nicotine pouches, come auspica il ministro Orazio Schillaci – sarebbe l’ennesima scelta errata di una politica male informata”.

“Bisogna solo perfezionare la regolamentazione e diffondere informazioni corrette su questo nuovo prodotto di consumo”, ha concluso Polosa.

Fonte foto: 123RF

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