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L'appello dei genitori di Kata scomparsa a Giorgia Meloni: "Prenda a cuore il caso, è passato un mese"

A un mese dalla scomparsa di Kata i genitori lanciano una nuova richiesta a Giorgia Meloni. "Si prenda a cuore nostra figlia", dice la mamma in video

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

È passato un mese dalla sparizione di Kata, quando la piccola di Firenze ha lasciato l’ex hotel nel quale viveva con la madre. Le indagini proseguono, mentre i genitori hanno pubblicato l’ennesimo appello online, questa volta rivolto a Giorgia Meloni affinché si interessi del caso. La richiesta è rivolta anche al sindaco. “Fateci sentire la vostra vicinanza”, dicono i genitori di Kata in video.

L’appello a Giorgia Meloni

“Vorrei ancora chiedere alla presidente Meloni, per favore, di avvicinarsi al caso e di prenderselo a cuore”, dice il padre della bambina scomparsa lo scorso mese a Firenze. Da tempo la madre di Kata lamenta una mancanza di interesse che imputa alla loro origine straniera. “Fateci sentire la vostra vicinanza, anche del sindaco”, dice ancora il padre.

Poi la parola passa alla madre di Kata, che dice: “Mi rivolgo nuovamente alla presidente Meloni, se è possibile avvicinarsi a noi questa sera alla manifestazione in Piazza la Piccola, alle 21”. Chiude con un invito a tutti i genitori, alle mamme fiorentine e straniere a partecipare alla manifestazione per la scomparsa della piccola Kata.

 Manifesto della scomparsa di Kata

Cosa è successo: un mese dopo

È passato un mese dalla scomparsa di Kata. La notizie è stata lanciato il 10 giugno 2023, alle ore 15:30, quando la madre Katherine Alvarez, rientrando da lavoro, non ha trovato più la figlia in casa. Le ricerche sono iniziate immediatamente e l’edificio, dove Kata e la famiglia abitavano, è stato setacciato con l’aiuto dei cani poliziotto.

Le immagini di sorveglianza mostrano Kata, un furgone bianco e un motorino che parte. L’intera vicenda viene quindi trattata come sequestro di persona, ma dopo giorni si teme il peggio. La madre della piccola continua a dire che sua figlia è viva.

Il racket delle camere

Tra le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine anche il racket delle camere dell’ex hotel occupato. Secondo I pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda c’è il sospetto che i rapporti difficili tra gli inquilini abbiano a che fare con la scomparsa della piccola Kate.

Potrebbe infatti essere questo il movente dietro il rapimento di Kata e una possibile richiesta di riscatto, che però non è ancora giunta. Forse troppa attenzione mediatica o forse qualcosa di più grave. Dov’è la piccola Kata, si chiedono ancora i genitori e proseguono gli appelli e le manifestazioni per rivederla.

Fonte foto: ANSA

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