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Jova Beach Party a Viareggio, Procura di Lucca apre un'inchiesta: il reato ipotizzato

La Procura di Lucca ha aperto un'inchiesta sulla tappa di Viareggio del Jova Beach Party di Jovanotti: cosa è successo e il reato ipotizzato

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

La Procura di Lucca ha aperto un’inchiesta sul Jova Beach Party di Viareggio. Il concerto di Jovanotti è in programma sulla spiaggia del Muraglione, a Viareggio, tra il 2 e il 3 settembre 2022.

Inchiesta sul Jova Beach Party: il reato ipotizzato

La notizia dell’apertura dell’inchiesta sul Jova Beach Party di Viareggio è riportata dal ‘Corriere della Sera’, che precisa che, al momento, la magistratura ipotizza il 733 bis del codice penale, ossia il reato che configura la distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto.

Il fascicolo è contro ignoti e nessuna persona, allo stato attuale, è iscritta sul registro degli indagati.

Jovanotti, durante una precedente tappa del Jova Beach Party.

Come è nata l’inchiesta sul Jova Beach Party di Viareggio

L’inchiesta sul concerto di Jovanotti a Viareggio è nata in automatico a seguito di un esposto che è stato girato anche in Procura. Un’associazione ambientalista ha depositato uno studio del professor Giovanni Baccaro dell’università di Trieste riguardante il “campionamento della vegetazione psammofila realizzato nell’area del Muraglione di Viareggio ad inizio agosto”.

Lo studio spiega che le piante presenti sull’arenile contribuiscono alla costruzione delle dune, ne aumentano l’altezza e le consolidano, contrastando in questo modo l’erosione della spiaggia.

La medesima segnalazione è stata ricevuta anche dalla Soprintendenza che ha avviato alcuni controlli.

Lo sfogo del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro

Su ‘Facebook’, nella giornata di lunedì 22 agosto, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ha scritto su ‘Facebook’: “La Lecciona, per migliorare in terra battuta una pista ciclabile che già c’è, non si tocca. La spiaggia del Muraglione, per rifare il concerto di Jovanotti, non si tocca. Il terreno su via Indipendenza, per fare la Via del Mare e sgravare dal traffico la Darsena, non si tocca. Gli alberi pericolanti o malati da abbattere, che creano pericoli, non si toccano. Potrei andare avanti, ma mi fermo. Se ci comunicate cortesemente cosa si puó toccare, continuiamo a migliorare Viareggio, sennó magari ci pensate voi eh”.

A distanza di poche ore, il primo cittadino ha condiviso sulla stessa pagina il testo di un parere dell’Arpat sulla spiaggia naturale del Muraglione. Nella didascalia del post del sindaco Giorgio Del Ghingaro si legge: “E con questa comunicazione possiamo considerare conclusa anche l’ennesima polemica estiva viareggina. L’Arpat chiarisce che la spiaggia del Muraglione NON è habitat finale e le specie vegetali NON sono specie protette. Buona giornata”.

Fonte foto: ANSA

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