Joe Biden disastroso nel dibattito con Donald Trump, la confessione del presidente: "Ero quasi addormentato"
Joe Biden spiega la brutta serata avuta nel dibattito contro Donald Trump. I dem pensano alla sua sostituzione, lui si difende e contrattacca
Continua ad avere eco internazionale il dibattito tenutosi tra Joe Biden e Donald Trump ad Atlanta nella notte italiana tra giovedì 27 e venerdì 28 giugno. Il presidente degli Stati Uniti è parso sottotono, poco reattivo, scatenando nei Dem timore che non sia più in grado di reggere i ritmi di una campagna elettorale così importante. Preoccupa la salute dell’81enne che ora però corre ai ripari e spiega i motivi della sua défaillance.
- Biden spiega: ecco perché è andato male il dibattito
- “Trump è una minaccia”, l’appello del presidente
- Le preoccupazione su Biden: i democratici chiedono il ritiro e pensano ai sostituti
Biden spiega: ecco perché è andato male il dibattito
Il duello televisivo è andato male per Joe Biden, una prestazione davanti alle telecamere e a milioni di spettatori che ha alimentato i dubbi sul fatto che sia la persona giusta per fronteggiare l’ex Potus Donald Trump nelle prossime elezioni di novembre.
Il primo a sapere di non essere stato certo perfetto è lo stesso presidente. In una raccolta fondi in Virginia, Biden ha ammesso di essersi quasi addormentato sul palco e di aver sbagliato a non dare retta al suo staff che gli aveva sconsigliato di volare in diversi Paesi nelle ore precedenti al dibattito, come invece ha fatto. Questa la spiegazione dei fatti secondo lui, non una scusa, come ha tenuto a ribadire.
Uno scatto dei due al dibattito andato in onda sulla Cnn
“Trump è una minaccia”, l’appello del presidente
“Non sono stato intelligente. Ho deciso di viaggiare intorno al mondo un paio di volte poco prima del dibattito per non so quanti fusi orari, credo almeno 15…”, ha detto Biden che, in effetti, è stato in pochi giorni in Francia, Italia e a Los Angeles.
Non si tira indietro insomma, come vorrebbero molti del suo partito. Nelle ore appena successive allo scontro mediatico con Trump, aveva ammesso di non aver avuto una grande serata, così come il tycoon. Per Biden “Trump è una minaccia, distruggerà quella democrazia che io difenderò”.
Che quella di Atlanta non sarebbe stata per lui una notte serena lo si era capito fin dai primi momenti del dibattito. Il numero uno dei democratici pareva avere grossi problemi alla voce che gli usciva roca, fioca, diversa dal solito. I suoi si erano affrettati a spiegare, durante la diretta, che si trattava di raffreddore. Sentito dopo il dibattito, anche Biden aveva ribadito di essere malato.
Le preoccupazione su Biden: i democratici chiedono il ritiro e pensano ai sostituti
L’opzione ritiro dalla corsa per la conferma alla Casa Bianca per adesso è da scartare. Biden non ha intenzione di fare un passo indietro ma a convincerlo potrebbero essere i primi sondaggi attesi nelle prossime settimane e che, dovessero essere estremamente negativi, potrebbero fargli cambiare idea.
I dem si stanno affannando per cercare potenziali suoi sostituti e soprattutto ne stanno caldeggiando l’uscita di scena. Tra quanti ne chiedono il ritiro dalla corsa alla presidenza c’è Julián Castro, ex ministro nell’amministrazione Obama ed ex candidato presidenziale che sfidò proprio Biden nel 2020: gli contesta l’età e la memoria e, come altri, spinge per Kamala Harris, attuale vice del presidente.
Jared Golden, democratico centrista ha già annunciato di fatti la sconfitta del suo partito, Lloyd Doggett, deputato democratico, lo ha invitato a “prendere la dolorosa e difficile decisione di ritirarsi”. Dello stesso parere anche l’ex speaker democratica della Camera, Nancy Pelosi, che ha sottolineato come sia legittimo interrogarsi sullo stato di salute del presidente, e il New York Times che in un’editoriale ha invitato Biden a servire il suo Paese, abbandonando la corsa.