NOTIZIE
CRONACA

Irene Pivetti oggi: "Lavoro in una mensa sociale e vivo con 1000 euro al mese ma non mi lamento"

L'ex presidente della Camera Irene Pivetti è indagata in due inchieste giudiziarie. Oggi lavora come operatrice in una mensa sociale

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Irene Pivetti è stata un astro nascente della Lega Nord negli Anni ’90 nonché la più giovane presidente della Camera della Repubblica italiana, ruolo che assunse a soli 31 anni subentrando a un peso massimo come Giorgio Napolitano. Oggi, per alcune vicende giudiziarie, è costretta a vivere in ristrettezze.

Alcune settimane fa Irene Pivetti aveva rilasciato un’intervista al ‘Corriere della sera’. Oggi si confessa di nuovo alla stessa testata e aggiunge qualche altro elemento.

Lei, dice, della sua vicenda avrebbe anche fatto a meno di parlarne: “Io questa storia non l’avrei neanche raccontata, se n’è accorto il giornale locale”.

Archiviati gli anni della militanza politica e delle apparizioni nello showbiz, oggi Irene Pivetti ha completamente cambiato vita in seguito a due inchieste giudiziarie.

La forza per andare avanti

“Mi sono detta: non morirò per via di queste inchieste. Ci sono momenti in cui pensi qualsiasi cosa: la tua vita è a brandelli, la famiglia a pezzi, non hai più soldi e la tentazione di lasciarti andare c’è”, confessa l’ex presidente della Camera.

Per un anno, ho messo sempre lo stesso jeans e lo stesso maglione, non avevo fisicamente voglia di esistere. Ma ho pensato: se muoio, do ragione a chi mi accusa e io non sono quella di cui scrivono loro”.

1995, il presidente della Camera Irene Pivetti con il deputato leghista Roberto Maroni durante il dibattito alla Camera sulle riforme istituzionali.

Operatrice in una mensa sociale

Oggi Irene Pivetti lavora allo Smack, una mensa sociale che funge anche da luogo di aggregazione. Lì viene anche aiutato chi cerca lavoro o chi abbia bisogno di una mano con qualche pratica burocratica.

La Pivetti confessa di vivere “spartanamente”: “apro lo Smack alle 6:30, chiudo alle 22:30”, dice. Ha un piccolo alloggio in uso al piano di sopra e una “microcasa in affitto a Milano”.

Non si abbatte, ma fa i conti con la realtà: “Ho fatto un ragionamento: la tegola mi ha colpito a 58 anni, un processo dura in media un decennio, è pensabile ricominciare a vivere a 70 anni? No”.

Le due inchieste che la vedono coinvolta

La tegola in questione è rappresentata da due inchieste nella quale è indagata:  una sulle importazioni di mascherine dalla Cina, un’altra sull’export di Ferrari. Come riporta il ‘Corriere della sera’, per l’export Ferrari la Cassazione ha confermato un sequestro di 3,5 milioni di euro.

La forza per andare avanti, dice, gliela dà la determinazione che le deriva dal sapere di essere innocente e la sua fede profonda.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963