Insegnante riceve stipendio e pensione insieme per 12 anni. Ora lo Stato vuole recuperare i soldi
Arriva dalla Sicilia la storia di una professoressa che ha percepito pensione e stipendio contemporaneamente per 12 anni
Per 12 anni un’insegnante ha percepito contemporaneamente sia lo stipendio che la pensione. È accaduto in Sicilia, a Belpasso, paese in provincia di Catania. La docente è deceduta nel 2019 e ora la Ragioneria dello Stato, dopo che la Corte dei Conti ha certificato un danno erariale da 72 mila euro, ha avviato un’azione di recupero nei confronti degli eredi.
Percepisce stipendio e pensione per 12 anni
Protagonista della vicenda un’insegnante della scuola Giovanni Paolo II di Belpasso, in provincia di Catania. Come riporta Repubblica, la docente era andata in pensione nel 2006, ma avrebbe continuato a percepire anche lo stipendio fino al 31 agosto del 2018.
Il tutto, secondo quanto accertato dalla Corte dei Conti, a causa di un macroscopico errore commesso dallo staff amministrativo della scuola, e di cui nessuno si è accorto per ben 12 anni.
Condannate preside e dirigente amministrativa
Una vicenda “surreale”, così la definiscono i giudici della Corte dei conti nella sentenza sul caso dell’insegnante. Secondo i giudici l’errore è stato commesso dalla preside e dalla dirigente amministrativa della scuola.
La prima avrebbe dovuto curare la compilazione del modello D con il quale l’istituto comunica agli organi competenti il collocamento in quiescenza del personale, verificandone la spedizione. La seconda avrebbe dovuto curare tutti gli adempimenti amministrativi connessi.
La Corte dei conti ha condannato la preside, processata col rito abbreviato, a pagare 11 mila euro, pari al 30% dell’importo contestato, mentre l’altra dirigente è stata condannata a risarcire la somma di 18 mila euro.
Lo Stato vuole recuperare i soldi
I pagamenti degli stipendi indebitamente erogati alla insegnante andata in pensione ammontano a 289.805 euro. In base alla prescrizione però sono stati richiesti alla dirigente scolastica e alla dirigente amministrativa 72 mila euro.
La professoressa è morta a marzo del 2019. La Ragioneria dello Stato ha ora iniziato un’azione di recupero crediti nei confronti degli eredi della donna.