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Influenza in aumento in Italia, casi in crescita del 25% in una settimana: i più colpiti sono i bambini

I sintomi influenzali sono aumentati del 25% in una settimana. I soggetti più colpiti sono i bambini, mentre l'incidenza più alta è in Campania

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Sintomi influenzali in netto aumento negli ultimi sette giorni. Sono stati 883mila, infatti, gli italiani che nell’ultima settimana sono stati colpiti da sintomi riconducibili alla stagione influenzale. Un numero in crescita del 25% rispetto a quelli della settimana precedente, quando erano circa 702mila. È il dato che emerge dagli ultimi bollettini della sorveglianza RespiVirNet.

Il 22% delle infezioni è causato da virus influenzali

Tra i virus attualmente in circolazione, secondo i dati pubblicati, cresce notevolmente il ruolo di quelli influenzali che oggi sono responsabili del 22% delle infezioni.

“Era previsto che nei mesi invernali la circolazione di SarsCoV2 così come dei virus respiratori in generale sarebbe aumentata”, il commento – riportato da ‘Ansa‘ – di Anna Teresa Palamara, a capo del dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di Sanità (Iss).

Un trend che conferma, quindi “l’importanza della vaccinazione di anziani, persone con malattie croniche o comunque fragili”, prosegue Palamara. Sono questi, infatti, i soggetti più esposti a sviluppare conseguenze gravi dalla malattia.

La raccomandazione resta quella di essere prudenti, soprattutto “quando si incontrano persone anziane o con fragilità nei luoghi chiusi”, precisa Palamara: “Chi ha sintomi respiratori, come raffreddore e tosse, è opportuno non esponga gli altri al contagio”.

I bambini sono i più colpiti dai sintomi

Entrando nel dettaglio dei bollettini della sorveglianza RespiVirNet e relativi alla settimana che va dall’11 al 17 dicembre 2023, si segnala un’incidenza dei sintomi influenzali pari a 15 casi ogni mille abitanti rispetto agli 11,94 della settimana precedente.

I soggetti più colpiti sono i bambini. Nella fascia di età compresa tra gli 0 e i 4 anni, infatti, l’incidenza è di 38,04 casi ogni 1.000 bambini. Mentre, nella fascia dai 5 ai 14 anni, l’incidenza è pari a 15,97 casi ogni 1.000.

Spostandoci verso l’età adulta, invece, si assiste a un’incidenza di 14,92 casi ogni mille persone con un’età compresa tra i 15 e i 64 anni. Infine, nelle persone con più di 65 anni l’incidenza si attesta a 8,74 casi per 1.000.

La diffusione territoriale: in Campania l’incidenza più alta

Per quanto riguarda la diffusione dei sintomi influenzali nelle singole Regioni italiane, l’incidenza più alta si è registrata in Campania con 31,56 casi ogni mille abitanti.

Ma tra gli altri territori con un’incidenza elevata si segnalano anche il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche.

Come accennato, inoltre, tra i virus cresce l’impatto che hanno quelli influenzali rappresentando (nella settimana di riferimento) il 22% di quelli analizzati dai laboratori della rete RespiVirNet.

I dati, infine, rivelano che il 12,5% è risultato positivo al Covid e che l’8,5% è risultato positivo al virus respiratorio sinciziale.

Fonte foto: istockphoto

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