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Inchiesta sulla prima ondata Covid-19 a Bergamo: indagati Conte, Speranza, Fontana e alcuni membri del Cts

Chiusa dalla Procura di Bergamo l’inchiesta sulla prima ondata Covid: Conte e Speranza, insieme ad altri, sono indagati per epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

La Procura di Bergamo ha chiuso l’indagine sulla prima ondata del Covid-19 che, all’inizio del 2020, ha colpito la Lombardia. Tra gli indagati ci sono l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il suo ex assessore al Welfare Giulio Gallera.

Inchiesta prima ondata Covid: indagati anche Brusaferro e Borrelli

E quanto emerge dalle indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa in merito all’indagine condotta dai magistrati bergamaschi.

Inoltre, risultano indagati anche alcuni membri del Comitato Tecnico Scientifico del periodo: Silvio Brusaferro (presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), Agostino Miozzo (coordinatore del Primo Cts), Angelo Borrelli (ex capo della Protezione Civile) e Franco Locatelli (presidente del Consiglio superiore di Sanità). Le accuse, a vario titolo, sono di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo e rifiuto di atti d’ufficio.

Covid nella Bergamasca, contestata la mancata dichiarazione della “zona rossa”

Partita tre anni fa circa, poco dopo la prima ondata di Covid-19 che aveva messo in ginocchio la Lombardia e in particolare la zona della Bergamasca, il procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota, con i pm Silvia Marchina e Paolo Mandurino, con la supervisione del procuratore Antonio Chiappani, hanno chiuso questa complessa indagine.

Secondo quanto riportato da Repubblica, sono tre i filoni d’indagine principale seguiti dai magistrati.

Il primo riguarda la repentina chiusura e riapertura dell’ospedale di Alzano, la mancata dichiarazione della “zona rossa” nella Val Seriana e l’assenza di un piano pandemico aggiornato ed efficace per contrastare il rischio di pandemia che era stato dichiarato dall’Oms.

Il governatore della Lombardia Fontana (a sinistra) e l’ex assessore al Welfare Gallera sono tra gli indagati

I giudici di Bergamo: “Gravi omissioni da parte delle autorità”

Secondo i dati riferiti alla prima ondata pandemica, nella zona della Bergamasca la mortalità fu di 6.200 persone superiore rispetto alla media dello stesso periodo degli anni precedenti.

Non a caso, nell’apertura dell’anno giudiziario, il procuratore Chiappani aveva fatto capire l’enorme portata delle indagini. Il magistrato, in particolare, aveva citato “gravi omissioni da parte delle autorità sanitarie, nella valutazione dei rischi epidemici e nella gestione della prima fase della pandemia”.

Venti indagati in totale per l’ondata Covid, tra cui Conte, Speranza e Fontana

Gli indagati sarebbero in totale venti, ma solo di alcuni sono stati resi noti i nomi. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza che ha notificato la chiusura dell’inchiesta agli interessati, si è avvalsa di una consulenza di Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova e ora senatore del Pd.

La mancata dichiarazione della “zona rossa” in Val Seriana, sul modello di quanto fatto invece nel Lodigiano, secondo i magistrati rappresenta una delle mancanze più gravi emerse nell’inchiesta. Per l’ex premier Conte e per l’ex ministro Speranza si prepara la trasmissione degli atti al Tribunale dei Ministri.

Inchiesta Covid, Conte: “Sono tranquillo, collaborerò”

“Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica”. Sono le prime parole dell’ex premier Giuseppe Conte a commento della notizia sull’indagine relativa alla prima ondata di Covid, che lo vede tra gli indagati.

Fonte foto: ANSA

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