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In matematica studenti maschi più bravi delle femmine, al Nord più preparati rispetto al Sud: i dati Timss

I risultati Timss rivelano differenze geografiche e di genere nelle competenze matematiche e scientifiche degli studenti italiani. I dati

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Sono stati presentati i risultati di Timss, un’indagine internazionale che valuta le competenze in matematica e scienze. Gli studenti del quarto e dell’ottavo anno – rispettivamente quarta primaria e terza secondaria di primo grado in Italia – sono stati coinvolti. L’indagine, che si svolge ogni quattro anni, continua a stupire per i suoi risultati. Gli studenti italiani hanno partecipato nel 2023: sono state coinvolte 150 scuole e oltre 4.000 studenti sia per la primaria che per la secondaria. Sono emerse importanti differenze geografiche e di genere, con i maschi che risultano più capaci nelle materie scientifiche rispetto alle loro compagne. Ecco come sono distribuiti i dati e cosa ci dicono sulla formazione scientifica in Italia.

I dati Timss: il divario di genere

Invalsi, presso l’Archivio di Stato di Roma, ha presentato i risultati dell’indagine internazionale sulle competenze matematiche e scientifiche. Dal rapporto, pubblicato ogni quattro anni, emergono importanti differenze tra Nord e Sud, tra macroaree, età e genere.

In 40 paesi, gli studenti maschi hanno ottenuto risultati medi superiori rispetto alle loro compagne. In 17 paesi si osservano differenze di genere significative, mentre in Sudafrica le bambine hanno superato i maschi di 29 punti.

Studentessa intenta in una prova di matematica

E in Italia? Nel nostro paese si registra uno dei divari di punteggio più alti, con i maschi che ottengono 22 punti in più rispetto alla media delle femmine.

Le differenze geografiche

Il rendimento italiano per le classi primarie e secondarie è piuttosto positivo: con punteggi rispettivamente di 513 e 501, è statisticamente superiore alla media internazionale di 503 e 478, allineandosi a paesi come Norvegia, Malta, Romania, Finlandia, Ungheria e Turchia.

Entrando nel dettaglio del territorio italiano, emergono purtroppo marcate differenze geografiche. Il rendimento infatti è inferiore al Sud e nel Sud delle isole, con differenze più evidenti nella primaria.

Questa disparità si accentua analizzando i risultati per livelli. Il 14% degli studenti delle isole non raggiunge neanche il livello base, rispetto al 7% del Sud, al 5% del Nord-Est e al 4% del Nord-Ovest e del Centro.

Livello di matematica: da basso ad avanzato

L’indagine considera diversi livelli di competenza matematica. Al Sud e nel Sud delle isole il punteggio medio è più basso, infatti nelle isole il 14% degli studenti non raggiunge il livello base.

La tendenza è confermata dall’analisi del livello avanzato: solo il 2% degli studenti del Sud e delle isole raggiunge tale livello, una percentuale che sale al 4% al Centro, al 6% nel Nord-Est e al 7% nel Nord-Ovest.

In generale, le capacità matematiche e scientifiche degli studenti italiani risultano superiori alla media internazionale e si avvicinano ai risultati medi europei. Positivo anche il dato relativo alle scienze, dove il 63% degli studenti raggiunge almeno il livello intermedio (la media internazionale è del 56%).

Tra le diverse discipline scientifiche – chimica, fisica, biologia e scienze della Terra – gli studenti italiani dimostrano una buona “Conoscenza”, ma presentano alcune debolezze nel criterio di valutazione del “Ragionamento”.

Fonte foto: ANSA

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