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In arrivo detassazione della tredicesima anche per i pensionati: cosa c'è nella bozza della Delega fiscale

Il governo starebbe pensando alla detassazione della tredicesima anche per i pensionati, ma ci sono dubbi sulle tempistiche per il 2023

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Tredicesime detassate anche per i pensionati: è l’ipotesi contenuta nell’ultima bozza della legge sulla Delega fiscale, approvata in via definitiva dal Parlamento. Il governo pensa ad un taglio dell’Irpef, ma ci sono dubbi sulle risorse a disposizione e le tempistiche per il 2023. Vediamo quali sono le misure contenute nella bozza della Delega fiscale.

Cosa c’è nella delega fiscale

Nella bozza della Delega fiscale sono contenute diverse misure per alleggerire il peso delle tasse e aumentare gli importi effettivamente riconosciuti a dipendenti e pensionati, pensate per combattere l’erosione del potere d’acquisto degli italiani.

Tra le ipotesi formulate ci sono:

  • detassazione delle tredicesime;
  • detassazione di premi di produttività e incrementi contrattuali dei dipendenti;
  • deduzione per le spese per smart working, spostamenti da casa a lavoro e formazione.

Detassazione della tredicesima per i pensionati

Per quanto riguarda la detassazione della tredicesima, l’ipotesi allo studio del governo consiste in un taglio dell’Irpef, con una aliquota al 15%.

Attualmente sono previste diverse aliquote a seconda del reddito, dal 23% al 43%. Il taglio potrebbe riguardare anche i pensionati.

Risorse e tempistiche

Ci sono dubbi però, considerando le risorse finanziarie a disposizione, che la detassazione della tredicesima e le altre misure ipotizzate possano venire realizzate per il 2023.

“Nel 2023 ritengo sia abbastanza complesso trovare le risorse”, ha dichiarato a SkyTg24 il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “La delega lo rende applicabile nel 2024: nel 2023 vedremo, mentre nel 2024 si potrà mettere a terra”.

“La nostra preoccupazione – ha spiegato Leo – è legata ai conti pubblici. A causa dell’aumento dei tassi l’Italia avrà un’ulteriore spesa per interessi relativi ai titoli del debito pubblico per circa 14, 15 miliardi e dobbiamo essere assolutamente prudenti”.

Si potrà avere un quadro più chiaro della situazione la prossima settimana, quando il governo presenterà la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), punto di partenza per la Legge di bilancio 2024.

Taglio del cuneo fiscale

Per la detassazione anticipata della tredicesima si dovrà quindi fare i conti con lo stanziamento delle risorse per la prossima Legge di bilancio. Di certo c’è che la priorità andrà alla proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo fiscale.

Le prime misure previste dalla riforma fiscale ad entrare in vigore, a partire dal primo gennaio 2024, saranno quelle che non prevedono alcuna copertura finanziaria. Tra queste ci sono il concordato preventivo biennale per le piccole e medie imprese e l’allargamento del meccanismo di compliance alle imprese medio grandi.

Fonte foto: ANSA

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