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Il Papa espelle don Francesco Candia per “imputazioni penali”: allontanato dalla diocesi di Cassano

Papa Francesco espelle don Candia: l’ex segretario di Bertolone dovrà lasciare gli obblighi sacerdotali. Cosa dice la nota della diocesi di Cassano

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Papa Francesco espelle don Candia e lo riduce allo stato laicale. Non una scomunica, precisa la Santa Sede, quanto l’esito di un’indagine condotta dallo stesso Santo Padre a seguito di un lungo procedimento. Ecco cosa è successo e perché don Francesco Candia è stato allontanato.

Chi è don Francesco Candia

Don Candia, laureato in Sociologia all’Università di Urbino e giornalista, nel 2005 era diventato segretario di mons. Vincenzo Bertolone.

Quest’ultimo si era dimesso nel 2021 mentre ricopriva la carica di vescovo metropolita della diocesi di Catanzaro-Squillace e sedeva alla poltrona di Presidente della Conferenza Episcopale Calabra.

Dimissioni che molte testate hanno definito “misteriose”, perché nello stesso anno ben tre Dicasteri avevano imposto lo scioglimento del Movimento Apostolico fondato nel 1978 da Maria Marino, proprio mentre Bertolone era vescovo metropolita.

Don Francesco Candia era dunque segretario di Bertolone fino al 2021, quando l’ex Presidente della Conferenza Episcopale Calabra si era dimesso.

La decisione di Papa Francesco

Il 2 maggio Papa Francesco ha deciso di espellere don Candia dalla diocesi di Cassano. Il giorno 5 la Congregazione per il Clero ha comunicato la decisione a monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano All’Jonio.

Nella giornata di ieri, lunedì 16 maggio, è arrivata la comunicazione ufficiale dalla Cancelleria della diocesi cassanese.

Don Candia dovrà dimettersi dallo stato sacerdotale e rinunciare agli obblighi annessi, compreso il sacro celibato.

Nella nota diffusa ieri, si legge che il provvedimento è arrivato direttamente da Papa Francesco a seguito di un procedimento avviato nel settembre 2021 dopo un’investigazione previa.

Nonostante la decisione della Santa Sede, don Candia resta “in comunione con Cristo”, dunque non scomunicato, ma la decisione del Santo Padre è “inappellabile” e “non soggetta ad alcun tipo di ricorso”.

Una motivazione misteriosa

Quale sia il motivo specifico in base al quale Papa Francesco espelle don Candia non è specificato.

Nella nota della diocesi di Cassano si legge quanto segue:

“Il procedimento ha riguardato imputazioni penali previste dal Codice di Diritto Canonico, non inerenti persone minori, e concernenti aspetti fondamentali della vita sacerdotale”.

La diocesi precisa che don Candia ha comunque beneficiato del diritto di difesa attraverso l’assistenza di un avvocato.

Fonte foto: ANSA

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