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Iginio Massari contro il Times dopo la critica al panettone in favore del Christmas pudding: "È una scemenza"

Il famoso Iginio Massari ha replicato alle critiche del The Times sul panettone, al quale preferiscono il pudding: per il pasticcere sono "scemenze"

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Proprio sotto Natale, si scatena la “guerra” del panettone. Questa volta però la querelle non è tra gli amanti del dolce tipico lombardo e quelli che preferiscono il pandoro veneto, ma si è allargata oltre i confini nazionali dopo l’attacco del britannico Times. Una critica che non ha trovato per nulla d’accordo il pasticcere Iginio Massari.

Cosa ha detto Tony Turnbull del Times sul panettone italiano

Tutto è partito da un articolo scritto dal food editor del Times Tony Turnbull, in risposta alla notizia che nel Regno Unito e nelle catene di supermercati Waitrose, le vendite di panettone sono aumentate del 24% nell’ultimo periodo. Il dolce natalizio italiano viene preferito sempre più al tradizionale christmas pudding e questa cosa, a quanto pare, non è andata giù a qualcuno.

Il critico ha tuonato: “Basta con il panettone. Ho il sospetto (e spero) che i dati di vendita non raccontino l’intera storia”. Ha sottolineato che il pudding viene preparato nelle case, mentre il panettone viene comprato, “quindi gli amanti del pudding vecchio stile non sono calcolati”. Inoltre, aggiunge, “sappiamo tutti che il fascino del panettone, con le sue belle confezioni, non sta nel mangiarlo ma nel regalarlo“.

Iginio Massari è Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana dal 2013

Turnbull ha poi rincarato la dose, sostenendo che il panettone sia poco più di un regalo di ripiego per chi non vuole presentarsi a mani vuote. Per lui, “è troppo dolce, molto spesso pesante ed eccessivamente cotto” e “è buono solo quando, in prossimità della data di scadenza ad aprile, ci si fa un gigantesco pudding aggiungendoci il burro”. Parole che, per alcuni italiani, sono risuonate come una dichiarazione di guerra culinaria.

La replica di Iginio Massari al Times: “È una scemenza”

Non ci è voluto molto prima che la stampa italiana chiedesse il parere di uno dei più famosi esponenti della pasticceria nostrana al mondo, ovvero Iginio Massari. Il maestro bresciano, volto noto di Masterchef Italia, ci è andato giù altrettanto pesantemente dichiarando che “Una persona abituata a mangiare sempre pane e salame difficilmente può capire leccornie più elaborate: è una questione di palato”.

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, ha poi rincarato la dose sottolineando che sì, il Christmas pudding è una ricetta antichissima e ricca di storia, “ma è pur sempre un prodotto che chiunque può facilmente preparare a casa. Il panettone no, è un’opera di pasticceria che richiede studio e esperienza”.

Massari sostiene sia importante che ogni Paesa difenda le proprie tradizioni locali, ma pur conoscendo bene il pudding e lungi dal criticarlo si è detto stupito dei commenti del giornalista inglese: “La critica è sacrosanta. Ma ciò che ha scritto sul panettone è una scemenza e denota poca conoscenza di un dolce così complesso e elaborato”.

Il pasticcere è considerato padre putativo di pandoro e panettone

Comprensibile perché un’icona come Iginio Massari, incoronato miglior al mondo nel 2019 dal World Pastry Stars, si sia precipitato a difendere il dolce tipico milanese, considerando che uno dei suoi soprannomi è “Il signore del panettone“, titolo peraltro datogli dal New York Times. A marzo 2023, invece, il Financial Times aveva pesantemente criticato alcuni must della cucina italiana.

Quanti e quali panettoni ha mangiato Turnbull per dare un giudizio? Chi e come li aveva prodotti e quando? Erano artigianali o industriali? La differenza è spesso abissale” ha detto, secondo quanto riportato dal Corriere. E ancora: “Anche lì c’è chi riesce a lavorare bene. Senza informazioni circostanziate un commento come il suo manca di logica di pensiero, è utile solo ad attirarsi le simpatie di qualche lettore inglese amante delle polemiche sterili“.

Per Debora Massari, amministratrice delegata col fratello dell’azienda di famiglia e del marchio Iginio Massari Alta Pasticceria, è assurdo denigrare un prodotto come il panettone: “Come lo sarebbe criticare il pudding. Questi cibi rappresentano un atto d’amore: come il know how che nostro padre Iginio è stato in grado di trasmettere a me e mio fratello”. Ora tocca al Times replicare, in tempo per l’inizio delle Feste.

Fonte foto: IPA

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