Green pass, obbligo anche per i rifugiati? L'Italia ha preso una decisione per chi scappa dall'Ucraina
Le persone in fuga dall'Ucraina e dirette in Italia per scappare dalla guerra avranno l'obbligo del Green pass? Il Governo ha preso una decisione
Due emergenze contemporaneamente. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta spingendo centinaia di migliaia di persone a scappare da Kiev e dalle altre città finite sotto le bombe. Tutto questo rappresenta anche un problema sanitario, visto che i Paesi devono fare i conti con maxi spostamenti di persone di cui si disconosce il quadro sanitario dal punto di vista del Covid. L’Italia non ha i confini chiusi, per entrare nel Paese occorre essere vaccinati, guariti o avere un test negativo. Ma cosa succederà con i rifugiati? Saranno respinti? Ecco cosa ha deciso il Governo.
- Covid e Ucraina, allarme dell'Oms: "La guerra può far aumentare la circolazione del virus"
- Green pass obbligatorio per chi scappa dall'Ucraina? La decisione
- Le nuove regole per chi arriva in Italia dal 1° marzo
Covid e Ucraina, allarme dell’Oms: “La guerra può far aumentare la circolazione del virus”
Il direttore generale dell’Oms ha detto che c’è il rischio dell’aumento della circolazione del Covid a causa della crisi ucraina.
“L’aumento può avvenire ovunque c’è un assembramento – ha detto Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della Salute, ai microfoni di Rai Radio 1 -. Ora, però, questa è davvero la preoccupazione minore”.
Green pass obbligatorio per chi scappa dall’Ucraina? La decisione
Sileri ha anche fatto luce sulla situazione dei rifugiati in fuga dall’Ucraina e diretti in Italia: “Lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra sanità, a breve uscirà la circolare del nostro ministero”.
Cosa succederà, nei fatti? Secondo quanto anticipato da Sileri “verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva, e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione”.
Lo status di rifugiato, ha precisato, “non prevede l’obbligo del super Green pass: è chiaro che noi offriremo la vaccinazione, ma quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio”.
Per prendere treni o bus “si procederà a un controllo mediante tampone” dei rifugiati.
Le nuove regole per chi arriva in Italia dal 1° marzo
Situazione di chi fugge dall’Ucraina a parte, quali sono le regole in vigore dal 1° marzo che deve osservare chi vuole entrare in Italia?
Innanzitutto, non serve necessariamente essere vaccinati: qualsiasi persona, a prescindere dalla provenienza, dovrà osservare le stesse regole che valgono per i cittadini europei. Per entrare, quindi, servirà una di queste condizioni:
- certificato di vaccinazione;
- certificato di guarigione;
- tampone negativo.
Per quel che riguarda la quarantena, questa va osservata da chi non soddisfa uno dei tre requisiti sopraelencati: durerà 5 giorni e, al termine dell’isolamento, ci si dovrà sottoporre a un tampone molecolare o rapido.