Governo Draghi, Salvini spiega la "svolta": messaggio alla Meloni
Matteo Salvini ha spiegato la decisione di aprire la porta all'ipotesi di un sostegno della Lega al nascente Governo Draghi
Il leader della Lega Matteo Salvini, all’indomani delle consultazioni con Mario Draghi in cui ha aperto la porta alla possibilità di sostenere un nuovo governo composto da una larga maggioranza bipartisan, ha spiegato la sua “svolta” nel corso di un’intervista concessa a ‘Il Messaggero’ e, poi, ai microfoni di ‘Radio 24’.
L’intervista di Matteo Salvini a Il Messaggero
A ‘Il Messaggero’, il leader leghista ha spiegato: “Per serietà, prima di dire Sì o No vogliamo capire e condividere un’idea di Italia. Col professore abbiamo parlato di vita reale, taglio di tasse e burocrazia, apertura di cantieri fermi e piano vaccinale serio, sicurezza e soldi europei da spendere bene. Sono soldi che dovranno essere usati entro il 2026 e restituiti entro il 2056, siamo il primo partito italiano e vogliamo che il futuro dei nostri figli venga messo in sicurezza“.
Sul paragone Monti-Draghi ha aggiunto: “Draghi non è Monti. Credo che il presidente incaricato abbia chiaro che l’Italia dei prossimi mesi dovrà ricominciare a correre con meno tasse, aiuti concreti a famiglie e imprese, grandi opere. Esattamente il contrario delle ricette di Monti”.
Ancora Salvini: “Vogliamo riempire di cose buone il tempo che separa gli italiani dal voto. Draghi ha un’idea dell’Italia che, per diversi aspetti, coincide con la nostra“.
La ‘frecciata’ alla sinistra: “A differenza della sinistra noi non mettiamo veti, preferiamo ragionare sul programma e confrontarci sulle idee. Io non dico no a tizio o caio, dico no a nuove tasse sulla casa e sui risparmi e sì all’apertura di cantieri utili ovunque. Lascio ad altri il dibattito sulle poltrone”.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha poi inviato un messaggio a Giorgia Meloni, “isolata” nel centrodestra per quanto riguarda le posizioni sul governo Draghi.
Le sue parole: “In un momento così difficile e importante, non penso al partito ma all’Italia. La gente ha fame di salute e di lavoro, non di beghe o di calcoli politici. Stimo e rispetto Giorgia, ma non condivido la sua scelta di isolarsi e di dire no. È il momento della responsabilità e del coraggio, non della paura”.
E poi: “Ho fatto di tutto per mantenere l’unità della coalizione. Spero e credo che il centrodestra possa ancora trovare una sintesi, l’unione fa la forza”.
L’intervista di Matteo Salvini a Radio 24
Ai microfoni di ‘Radio 24’, nel corso della trasmissione ‘Il Caffè della Domenica’, Matteo Salvini ha poi aggiunto: “Non faccio partire l’esecutivo per vendetta“.
Ancora Salvini: “Se nei prossimi mesi – e di questo abbiamo parlato con Draghi, non di storia o di geografia – si parlerà di tasse e di burocrazia, di come far ripartire i cantieri fermi e dare un po’ di respiro alle famiglie, ai commercianti e agli imprenditori, io ci sto”.
Il leader della Lega ha poi fatto chiarezza sui suoi rapporti con il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi, smentendo il rumours su alcune telefonate recenti tra i due: “Fantasie, con Renzi ci sentiamo al Senato e ci saremo messaggiati una volta, così come con altri leader di partito. Se mi sono sentito anche con Di Maio? Sì, è il mio mestiere. Parlo quotidianamente con Berlusconi, Meloni e Toti. Non ho frequentazioni assidue con il Pd ma le avremo. Con Di Maio ci siamo scambiati un messaggio”.
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