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Draghi, centrodestra spaccato: svolta di Salvini, Meloni isolata

Il centrodestra è diviso sul sostegno a Mario Draghi: Lega e Forza Italia sono per il sì, Fratelli d'Italia insiste sul no

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si è concluso il primo giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, per comprendere le posizioni dei partiti per la nascita di un nuovo governo. Non senza colpi di scena: sebbene quasi tutte le forze politiche si siano trovate d’accordo nel sostenere il premier Draghi, il sì che ha stupito e spiazzato un po’ tutti è quello di Matteo Salvini, leader della Lega.

Governo Draghi, il cambio di rotta di Salvini

Quando il presidente Mattarella ha annunciato di affidare l’incarico a Draghi, il 3 febbraio, Salvini ha scritto su Twitter: “La via maestra continua ad essere il voto. In democrazia non c’è pandemia che tolga il diritto degli italiani a poter scegliere un Parlamento più efficiente. Cerco di essere una persona concreta: andremo ad ascoltare Draghi, senza pregiudizi”.

La via del voto, fin dalla caduta del governo giallo-verde e la formazione del governo giallo-rosso, è stata invocata come un mantra da tutto il centrodestra; e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha continuato ha insistere su questo punto anche durante l’incontro con il premier Draghi, negando la fiducia.

Eppure qualcosa ha spinto Salvini a cambiare approccio, dal momento che si è detto disposto a sostenere il governo Draghi anche collaborando con forze politiche assai distanti dalla Lega. In primis, potrebbe aver contribuito a un cambio di rotta l’influenza del vice Giancarlo Giorgetti, da sempre in ottimi rapporti con Draghi.

In secondo luogo, la situazione emergenziale legata alla pandemia di coronavirus potrebbe aver spinto il leader della Lega ad abbandonare, momentaneamente, la via del voto per sostenere un governo di salvezza nazionale. D’altra parte, lo stesso presidente Mattarella aveva sottolineato le difficoltà di convocare le elezioni nei mesi più cruciali della pandemia, durante i quali tutti gli sforzi devono essere concentrati sulla campagna vaccinale.

A stupire ancor di più, però, è la posizione dal respiro europeista assunta dal leader della Lega, in contrasto con le precedenti affermazioni di stampo sovranista: “Noi siamo in Europa, i nostri figli crescono in Europa ma se c’è da difendere gli interessi dell’Italia in tutti i settori lo facciamo. Noi vogliamo far parte di un governo che difenda a Bruxelles a testa alta anche gli interessi dell’Italia”, riporta il Corriere della Sera.

Giorgia Meloni isolata nel centrodestra

Ed è al Corriere che Giorgia Meloni ha ribadito ancora una volta le proprie convinzioni. La leader di Fratelli d’Italia si è ritrovata sola, nel centrodestra, a opporsi a un governo Draghi, motivando così la propria granitica posizione: “Se io faccio una cosa di cui non sono minimamente convinta, contraria a quello che ho sempre sostenuto, come potrebbe domani un elettore fidarsi ancora di me? Io credo nel legame tra eletto ed elettore, non nella politica in cui si dice tutto e il suo contrario”.

Insomma, a guidare le scelte di Meloni è stata la coerenza col suo pensiero, una coerenza che – nel bene e nel male – finora non è mai venuta meno.

Non stupisce invece il sì di Forza Italia, da sempre il partito di centrodestra più aperto alle politiche europeiste; lo stesso Berlusconi aveva fatto sapere, tramite una telefonata, di appoggiare il premier Mario Draghi.

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