GdF da Balocco per il caso pandoro-Chiara Ferragni: finanzieri mandati in sede dalla Procura, ipotesi truffa
Ipotesi truffa: la GdF di Milano nella sede di Balocco. Si acquisiscono informazioni sul caso del pandoro Pink Christmas firmato da Chiara Ferragni
La Guardia di Finanza indaga sul caso del pandoro Balocco griffato Chiara Ferragni. Al centro delle indagini c’è l’ipotesi di truffa, ma al momento il fascicolo della procura è a carico di ignoti e senza reati. Agenti della Gdf di Milano hanno acquisito documenti nella sede della Balocco a Cuneo.
- Ipotesi truffa: Gdf da Balocco per il pandoro di Chiara Ferragni
- Da frode in commercio a truffa
- Le email fra Balocco e le società di Chiara Ferragni
- Tutti i guai di Chiara Ferragni
Ipotesi truffa: Gdf da Balocco per il pandoro di Chiara Ferragni
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria si sono mossi su indicazione del procuratore aggiunto Eugenio Fusco.
Gli agenti hanno inoltre notificato l’atto con cui si chiede l’elezione di domicilio e la nomina di un difensore in vista di una eventuale iscrizione nel registro degli indagati dei legali rappresentanti della società.
Il cartoncino del pandoro Pink Christmas di Chiara Ferragni per Balocco.
Da frode in commercio a truffa
Fino ad oggi l’ipotesi di reato era quella di frode in commercio. Oggi la nuova ipotesi, più grave.
La procura avanza con cautela continuando a utilizzare il cosiddetto “modello 45”, quello in cui vengono depositate informazioni non costituenti reato e senza indagati.
Perché l’ipotesi investigativa acquisisca corpo occorre innanzitutto che arrivi una querela specifica per truffa.
Al momento sul tavolo della procura c’è la decisione dell’Antitrust e gli atti collegati che hanno portato a una sanzione di oltre 1 milione di euro per due aziende collegate a Chiara Ferragni e di oltre 400mila euro per Balocco.
E ci sono gli esposti del Codacons a diverse procure d’Italia, alcuni dei quali già trasferiti a Milano.
Qualora dovesse prendere corpo l’ipotesi di truffa, la procura valuterà se Balocco e le società riconducibili all’influencer abbiano beneficiato di arricchimenti illeciti. Allora scatteranno le iscrizioni nel registro degli indagati.
Le email fra Balocco e le società di Chiara Ferragni
Il pm Eugenio Fusco sta, fra le altre cose, passando al setaccio gli scambi fra la società Balocco e quelle riconducibili a Chiara Ferragni.
Da quanto emerso, Balocco avrebbe messo in guardia i partner dell’operazione commerciale.
Ma i moniti alla cautela e a mettere in pratica una maggiore chiarezza per evitare il rischio di cadere in annunci ingannevoli sarebbero stati ignorati.
Tutti i guai di Chiara Ferragni
Intanto continuano a cadere tegole sulla testa di Chiara Ferragni.
Dopo il caso del pandoro Balocco, sono in corso accertamenti sulle uova di Pasqua e sulla bambola Trudi.
L’azienda Safilo ha rinunciato alla partnership con Chiara Ferragni e Coca Cola ha bloccato lo spot che avrebbe dovuto essere trasmesso durante Sanremo 2024.