Fusaro contro Sileri, duro attacco sulle mascherine. La replica

Scontro durissimo in diretta su La7 a “Non è l’Arena” tra l’opinionista Diego Fusaro e il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Tutto è nato da un’affermazione di Fusaro, secondo cui i nuovi obblighi di indossare la mascherina e le misure anti assembramento in arrivo nel nuovo Dpcm di ottobre sarebbero “nazifascisti”.

“Il ragazzo si farà nel tempo, perché è molto giovane”, ha commentato il viceministro Sileri, al che l’opinionista ha ribattuto: “Classica frase da cafone che usano gli anziani”.

Sileri ha argomentato così sull’utilità della mascherina: “Questa salva la vita, la portano gli infermieri negli ospedali e i chirurghi mentre ti operano. Dire che evitare gli assembramenti e obbligare alla mascherina è una cosa fascista che ci riporta indietro di molti anni mi sembra francamente una follia”.

” Oggi – ha aggiunto – l’assembramento riguarda la possibilità di trasmettere il virus a qualcuno vicino a te e non ha nulla a che fare con la politica, si chiama rispetto”.

“Perdonami se ti critico”, ha detto Sileri a Fusaro, che ha sbottato: “Il tu? Mi può dare anche del lei per rispetto, non è che perché un politico può usare un tono così. Io le do del lei per educazione”.

“Guarda, a me danno del tu tutti e posso dare del tu anche io – ha replicato Sileri -. Io se fossi in te leggerei qualche libro di medicina“.

Infine, per spiegare il suo pensiero, Fusaro ha spiegato: “In sostanza al governo ottengono lo stesso risultato di un regime dicendo che mi proteggono la vita. La mascherina, come hanno detto Galli e Crisanti, è di dubbia utilità se si è all’aperto da soli. Scientificamente non serve, ma è un segnale che ci riconosciamo sudditi di un certo regime”.