Farmaci contro il Covid, oscurati 42 siti che li vendevano

A seguito di un’operazione dei Nas, sono stati oscurati 42 siti web che vendevano farmaci in maniera impropria. Tra essi, venivano pubblicizzati anche farmaci contro il Covid-19 e in particolare l’ivermectina, un antiparassitario utilizzato anche in campo veterinario. Proprio su questo principio attivo, l’Ema, nel marzo 2021, emanò una nota sconsigliandone l’utilizzo per la prevenzione o il trattamento di Covid-19 al di fuori degli studi clinici.

Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa dei carabinieri, sui siti web oscurati, collocati su server esteri e con riferimento di gestori non individuabili, venivano venduti anche farmaci soggetti a obbligo di prescrizione, nonché
vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato.

Tra essi figurava anche l’antibiotico azitromicina, in merito al quale l’Aifa ha fornito indicazioni rivolte ai clinici, utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente. In vendita anche l’antinfiammatorio colchicina, utilizzato per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per il quale l’Aifa aveva autorizzato solo una sperimentazione clinica nel trattamento del Covid.

Altri prodotti contenevano invece sostanze a effetto dopante (clenbuterolo, furosemide, testosterone e somatropina), o a base di indometacina, antinfiammatorio non steroideo impiegato nel trattamento delle malattie articolari degenerative, e ranitidina, utilizzata per la cura dell’ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo.

Nel caso specifico di quattro dei siti oscurati, si vendevano anche presunti integratori alimentari con millantate proprietà terapeutiche contro la disfunzione erettile.

I carabinieri invitano infine a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza.