Fabrizio Miccoli esce dal carcere: l'ex capitano del Palermo torna ad allenare nella scuola calcio
Miccoli, ex stella di Juve, Palermo e Lecce, esce dal carcere: accolta la richiesta dei suoi avvocati
Fabrizio Miccoli esce dal carcere. Il Tribunale di sorveglianza di Venezia ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati dell’ex stella di Juventus, Lecce e Palermo per l’affidamento in prova. Miccoli era stato condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione lo scorso novembre dopo essere stato accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
- Fabrizio Miccoli in affidamento in prova: scatta il divieto assoluto di frequentare pregiudicati.
- Perché Miccoli è stato condannato a 3 anni di reclusione
- Miccoli: "Non sapevo che Lauricella fosse il figlio di un mafioso, ma gli voglio bene"
Fabrizio Miccoli in affidamento in prova: scatta il divieto assoluto di frequentare pregiudicati.
L’ex calciatore farà quindi rientro nel Salento per dedicarsi alla sua Asd Fabrizio Miccoli, scuola calcio aperta a San Donato (comune in provincia di Lecce). Infatti potrà tornare ad allenare nella scuola calcio. Tra le prescrizioni imposte dal tribunale, c’è il divieto assoluto di frequentare pregiudicati, oltre a non poter rientrare in casa dopo la mezzanotte
Perché Miccoli è stato condannato a 3 anni di reclusione
I fatti risalgono al 2013. Miccoli, allora tesserato del Lecce in Serie C, era finito al centro di un’indagine riguardante Nino Lauricella, membro della criminalità organizzata palermitana. In un’intercettazione tra i due, il calciatore offese la memoria di Giovanni Falcone descrivendo il giudice come “fango”, questione che ebbe un peso in sede di condanna.
Nella vicenda, Miccoli aveva domandato a Lauricella un aiuto per ottenere di una somma di denaro da un imprenditore per conto di un suo amico ex fisioterapista del Palermo.
Miccoli: “Non sapevo che Lauricella fosse il figlio di un mafioso, ma gli voglio bene”
Al Corriere del Mezzogiorno, Enrico, il padre di Miccoli, commentò così la sentenza: “È stato punito per quelle frasi su Falcone, i giudici hanno voluto dargli una lezione”.
“Mi divertivo con lui, ma non sapevo fosse il figlio di un mafioso. Comunque è una persona alla quale voglio bene”, aveva invece dichiarato Miccoli durante il processo a Lauricella.
Dopo la sentenza di condanna, l’ex capitano del Palermo incassò il sostegno di Morris Carrozzieri, suo ex compagno di squadra in rosanero.
“Ho appena saputo che un mio ex compagno di squadra, nonché mio capitano, ma soprattutto un fratello, domani andrà in carcere – commentava su Facebook Carrozzieri -. Purtroppo questa è l’Italia. Capitano, rimarrai sempre un uomo vero e pulito come ti conosco io. Non rovineranno mai la tua immagine. Ti voglio bene nanetto mio”.