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Esame di Maturità ripetuto dall'intera classe, indagata la professoressa già sospesa per i messaggi WhatsApp

La professoressa di Spadafora, già sospesa per alcune raccomandazioni sull’esame di maturità inviate su WhatsApp, è indagata dalla Procura di Messina

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Dopo l’esame di maturità annullato e poi ripetuto a novembre, una professoressa del liceo linguistico Galileo Galilei di Spadafora, già sospesa a causa di alcuni messaggi inviati su WhatsApp contenenti raccomandazioni sulle materie da preparare per il primo esame orale, è ora indagata dalla Procura di Messina.

L’esame annullato e ripetuto

La vicenda, con una trama da film, è ormai nota a livello nazionale: dopo l’esposto presentato da una ragazza su presunte irregolarità avvenute durante la Maturità, cinque studenti del liceo Galilei di Spadafora, in provincia di Messina, sono tornati davanti la commissione per ripetere l’esame orale.

Il Tar di Catania aveva rigettato il ricorso presentato dagli studenti, ritenendo le irregolarità riscontrate “troppo gravi per poter chiudere un occhio”.

L’ingresso del liceo Galilei di Spadafora lo scorso 11 novembre, giorno della ripetizione degli esami orali

Anche l’Ufficio scolastico regionale aveva disposto un’ispezione, riscontrando alcune irregolarità che avevano poi portato alla sospensione di una professoressa, che risulta adesso indagata dalla Procura.

Un messaggio su WhatsApp

Dalle indagini era emerso un messaggio inviato dalla docente, inoltrato molte volte sulle chat WhatsApp degli studenti dell’istituto (ma non alla ragazza che aveva presentato ricorso), nel quale erano elencati una serie di suggerimenti sugli argomenti dell’esame.

E così sulla professoressa, nell’attesa dei risultati delle indagini, era stato avviato un procedimento disciplinare dell’Ufficio scolastico provinciale che aveva poi portato alla sua sospensione.

Ma nei risultati dell’inchiesta della Procura di Messina ci sarebbe la conferma che la professoressa, che era membro interno della commissione, aveva inviato nella chat di classe un messaggio contenente cinque argomenti da studiare, uno dei quali poi effettivamente scelto dalla commissione durante gli esami orali.

La professoressa indagata

In seguito ai risultati delle indagini quindi, la docente che avrebbe inviato i suggerimenti agli alunni è stata indagata dalla Procura di Messina per rivelazione di segreto d’ufficio, contemplato dall’art. 326 del codice penale.

Bisognerà ora attendere l’atto di conclusione delle indagini preliminari per avere qualche certezza in più, anche se i mesi di sospensione ricevuti dalla docente sono comunque arrivati in seguito a indagini e analisi interne.

Proprio l’Ufficio scolastico provinciale, che ha definito la sospensione per la docente incriminata, ha disposto l’archiviazione per altri cinque commissari della commissione esaminatrice.

Fonte foto: ANSA

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