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Emilio Fede in lutto per la morte di Silvio Berlusconi: "Come un fratello, lo rivedrò nell'aldilà"

Emilio Fede, storico volto del Tg4, ricorda Silvio Berlusconi: è stato il suo editore, ma soprattutto un suo amico. Il video del giornalista

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

La morte di Silvio Berlusconi ha colto di sorpresa Emilio Fede. “Sono sconvolto. Io e lui, e non sono il solo, eravamo come fratelli. Mi ha assunto tanti anni fa con un affetto immenso ed è stato ricambiato da me”, ha ricordato in un video pubblicato sul suo account Instagram.

“Vorrei una volta per tutte definire la mia amicizia, il mio rapporto con lui: è straordinario. Nessuno può dire, tranne gli stretti familiari, quanto sia cementato quello che provavo”, ha aggiunto visibilmente commosso.

Quindi il passaggio sui festini e sulle vicende giudiziarie che li hanno visto entrambi protagonisti: “Eravamo insieme giorno e sera e non erano festini come certi imbecilli hanno voluto sostenere“, ha concluso.

All’Ansa, poi, Fede ha continuato dicendo che “il mio ricordo sarà con lui sempre, fino a quando andrò a raggiungerlo. È stato un periodo della mia vita bellissimo quello insieme a lui. Sapeva dare amore, intelligenza, generosità. Ho tanti bei ricordi di lui e dei suoi sorrisi, alcuni li tengo riservati. Lo vedo bello come fosse vivo. Ho perso un grande amico, vero“.

E ancora: “La sua morte poteva essere nell’aria, ma non me l’aspettavo comunque. Ho acceso Instagram e ho visto che aveva chiuso gli occhi per sempre. Dopo tante tristezze che avvolgono il nostro Paese e l’Europa, questo segna un momento di dolore vero. Sono stato sempre con lui, dalla storica dichiarazione con la quale scese in campo e diede vita a Forza Italia. Da allora, al di là di beghe inutili e idiote, io ero tutti i giorni, tutte le sere da lui. Io e lui ci siamo voluti molto bene. Non c’era ruffianeria”.

“Ora c’è la perdita di un uomo che poteva dare una grande spinta al paese – sottolinea -: spero che con onestà gli italiani si allontanino dalle zone del pettegolezzo. Su di lui sono state dette cose inaudite, si è mossa l’invidia nei suoi confronti. Avvolgiamo tutto in una parola orribile che è il bunga bunga, quella balordaggine che nasce dove nasce e muore come muore. È stato un uomo affascinante anche sul piano umano. Spero di rassegnarmi, ho passato la giornata in maniera dolorosa. È stato con me nei momenti più difficili, l’ho molto amato e continuerò ad amarlo“.

Fonte foto: Getty

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