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Elon Musk licenzia ancora: stavolta nel mirino ci sono gli addetti alle pulizie. Ma perché tutti questi tagli?

Elon Musk licenzia gli addetti alle pulizie di Twitter in forze alla sede di San Francisco. Che denunciano: "Vuole sostituirci con dei robot"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Elon Musk licenzia altri dipendenti di Twitter. Questa volta a finire nel mirino dell’imprenditore sono gli addetti alle pulizie. Il personale addetto alle pulizie in forze alla sede Twitter di San Francisco è stato licenziato in tronco e senza ricevere alcuna indennità. La denuncia parte dai diretti interessati che si sono sfogati ai microfoni della Bbc.

E non solo. Gli ormai ex addetti alle pulizie hanno aggiunto che nelle intenzioni di Musk ci sarebbe l’idea di sostituirli con dei robot. Al momento non si sa se si tratti solo di una boutade dell’imprenditore o di un reale proposito.

Fatto sta che questo ultimo licenziamento va a sommarsi agli altri tagli aziendali fatti con l’accetta delle ultime settimane.

Elon Musk dimezza la forza lavoro di Twitter

Dopo il suo combattuto insediamento in Twitter, Elon Musk ha licenziato quattro top manager e quasi metà della forza lavoro. Salvo poi correggersi parzialmente e richiamare in servizio dozzine di persone.

Ma le scosse di assestamento non erano ancora terminate: Musk ha successivamente invitato ad andarsene tutti i dipendenti che non fossero stati disponibili a lavorare a oltranza in turni massacranti. Il risultato è stato un vero e proprio esodo.

Secondo le stime, circa 3700 persone hanno lasciato Twitter nelle ultime settimane.

Il piano di Elon Musk in merito al restyling di Twitter prevede anche il reintegro di profili eccellenti bannati in passato, come quello di Donald Trump, e l’introduzione della spunta blu a pagamento.

Ma non solo: l’imprenditore sudafricano naturalizzato Usa avrebbe come obiettivo anche quello di alleggerire la dipendenza di Twitter dalla pubblicità, così da avere maggiore libertà d’azione e non essere costretto a rispettare i dettami del ‘politicamente corretto’.

Perché Elon Musk licenzia i dipendenti

Come ricorda il ‘Fatto Quotidiano’, nel 1997 anche Apple si trovava in cattive acque e per salvare l’azienda Steve Jobs licenziò in tronco 4.100 dipendenti. Dopo quegli eventi l’azienda tornò a recuperare quote di mercato e il fatturato di Apple tornò a crescere

I tagli di Elon Musk a Twitter servirebbero dunque a risparmiare sugli stipendi, ma anche a concentrare meglio le risorse superstiti.

Al suo ingresso in Twitter, Musk ha trovato perdite per circa 4 milioni di dollari al giorno.

Non è tutta colpa di Musk

Lo stesso Jack Dorsey, ex Ceo e fondatore di Twitter, nelle settimane passate si è assunto la responsabilità per i licenziamenti dicendo “ho fatto crescere le dimensioni dell’azienda troppo velocemente”.

Fonte foto: ANSA

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