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Elnaz Rekabi, scomparsa l'atleta iraniana che ha gareggiato senza velo: sarebbe stata incarcerata

Elnaz Rekabi per protestare contro il regime iraniano ha partecipato a una gara di arrampicata senza il velo islamico: si teme per la sua sorte

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Pochi giorni fa a Seul, durante i Campionati asiatici della Federazione internazionale di arrampicata sportiva, ha sfidato il regime iraniano gareggiando senza l’hijab, il velo femminile della tradizione islamica. Adesso Elnaz Rekabi risulta scomparsa nel nulla. Secondo indiscrezioni provenienti dall’Iran l’atleta 33enne è stata portata dalle autorità di Teheran nel carcere di Evin, lo stesso in cui è detenuta la 30enne romana Alessia Piperno.

La sparizione di Elnaz Rekabi

Le donne iraniane sono obbligate per legge a indossare il velo anche quando partecipano alle competizioni sportive: Rekabi voleva mostrare il suo dissenso contro il regime, come molte donne stanno facendo in Iran ormai da settimane.

Secondo quanto riferito dall’edizione persiana della ‘Bbc’, la delegazione di arrampicata iraniana avrebbe lasciato l’hotel in cui alloggiava con un giorno di anticipo rispetto al calendario programmato.

Un fermo immagine della tv di Stato della Corea del Sud di Elnaz Rekabi senza velo durante la gara a Seul

Da quel momento si sono perse le tracce di Elnaz Rekabi, già nota per essere diventata lo scorso anno la prima donna iraniana a vincere una medaglia ai campionati mondiali di arrampicata. Gli amici dell’atleta, secondo fonti a lei vicine, avrebbero più volte provato a contattarla senza esito.

Il presunto arresto con l’inganno

Stando a quanto riportato da ‘IranWire’, il sito realizzato da giornalisti dissidenti del regime di Teheran, la scalatrice sportiva sarebbe stata ingannata.

Le Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane, dopo il gesto di protesta fatto in gara a Seul, avrebbero arrestato il fratello Davud per usarlo come ostaggio. Con la promessa di salvaguardarne l’incolumità, la 33enne sarebbe stata convinta a consegnare il suo passaporto e il telefono dopo essere stata condotta nella sede coreana dell’ambasciata iraniana.

Successivamente, atterrata in Iran, le autorità l’avrebbero immediatamente trasferita dall’aeroporto al carcere di Evin, in cui si è recentemente consumata una violenta rivolta. Lì, tra gli altri, sono detenuti i prigionieri politici del regime.

La nota dell’ambasciata iraniana

A distanza di ore l’ambasciata iraniana in Corea del Sud ha fatto sapere che Elnaz Rekabi è in volo verso Teheran, smentendo di fatto le notizie secondo cui sarebbe stata arrestata.

“La signora Elnaz Rekabi, che ha partecipato alla finale dei Campionati asiatici di arrampicata, ha lasciato Seul alla volta dell’Iran all’alba odierna, 18 ottobre 2022, insieme agli altri membri della sua squadra”, hanno riferito in una nota le fonti diplomatiche.

Intanto sui social è però esplosa la protesta. Numerosi i messaggi di solidarietà nei confronti della 33enne: in tanti continuano a mostrare preoccupazione per le sue sorti. L’atleta sarebbe infatti ancora irrintracciabile.

Fonte foto: ANSA

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