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Draghi al Meeting di Rimini si riprende la scena, prima di lasciarla. Il suo invito ai giovani italiani

Al Meeting di Rimini una delle ultime uscite pubbliche del premier uscente Mario Draghi: "L’Italia ce la farà con qualsiasi governo"

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Due lunghe standing ovation hanno accolto e salutato il presidente del Consiglio Mario Draghi al Meeting di Rimini, tradizionale appuntamento della politica italiana organizzato da Comunione e Liberazione. Il premier dimissionario si riprende la scena, prima di lasciarla, in una delle sue ultime apparizioni in pubblico da capo del governo, ripercorrendo e rivendicando l’azione dell’esecutivo da lui guidato.

Draghi a Rimini: il messaggio ai giovani

“Mi rivolgo soprattutto ai giovani. Voi vedete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione, e soprattutto la testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi insieme riflettete, combattete, sperate, costruite: ecco perché questo vostro entusiasmo mi colpisce molto. Voi siete la speranza della politica“.

Con questo messaggio ai giovani il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi ha esordito sul palco del Meeting di Rimini, dopo essere stato accolto dagli applausi scroscianti dei presenti.

Draghi a Rimini: “L’Italia ce la farà con qualsiasi governo”

Nel suo discorso Mario Draghi ha rivolto un invito ai cittadini, in particolare ai più giovani, ad andare a votare alle prossime elezioni del 25 settembre. Senza nessuna evidente acredine nelle sue parole per come è finita la sua esperienza di governo.

“Mi auguro che chiunque avrà il privilegio di farlo, di guidare il Paese, saprà preservare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo. Sono convinto – ha detto Draghi – che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili. L’Italia ce la farà, anche questa volta”.

 Il premier uscente Mario Draghi sul palco del Meeting di Rimini

Draghi rivendica l’azione del suo governo

Draghi ha ricordato i punti cardine del suo discorso di due anni fa sempre al Meeting di Rimini, in piena pandemia, poco prima di essere chiamato da Mattarella a guidare il governo di unità nazionale.

“All’epoca eravamo in una fase acuta e dolorosa della pandemia, e qui al Meeting si provava già a riflettere su come ricostruire la nostra società, la nostra economia, dopo quel terribile trauma. Nel mio intervento – ricorda il premier –  provai a disegnare una politica economica adatta a un momento così duro”.

“Parlai dell’assoluta necessità di sostenere le famiglie, le imprese, in un periodo di recessione profonda e dissi di tornare a una crescita sostenibile e condivisa. Parlai della distinzione tra debito buono e debito cattivo, ovvero tra la spesa che permette a un’economia di rafforzarsi e quella per interventi che non faccio crescere né la produzione, né l’equità sociale”.

“Queste idee hanno ispirato l’azione del governo di unità nazionale che il presidente della Repubblica mi ha chiesto di guidare”, ha ricordato Draghi, aggiungendo che “adesso come allora, il Meeting è un’occasione unica per guardare avanti, con immaginazione e con pragmatismo, per ragionare sul Paese che siamo, su quello che vogliamo diventare”.

Draghi: “Italia ancorata a Ue e Nato”

Nel suo intervento il premier uscente Mario Draghi ha ribadito la che la collocazione dell’Italia sullo scenario nazionale è “ancorata alla Nato, al G7, all’Unione europea, al Patto atlantico.

E ha spiegato che “isolazionismo e protezionismo non coincidono con i nostri interessi, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola, il nostro radicamento nella Ue coincide con la visione dei nostri padri e dei nostri nonni”.

Fonte foto: ANSA

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