Dpcm e spostamenti tra comuni a Natale, Sileri dice no. I motivi
Il viceministro Sileri non è d'accordo ad allentare le misure sugli spostamenti tra comuni previste per Natale e spiega perché
È in corso in queste ore una riflessione all’interno del governo su un allentamento delle restrizioni sugli spostamenti tra comuni a Natale. Secondo quanto stabilito dall’ultimo Dpcm, infatti, il 25, il 26 e il 1 gennaio non è possibile uscire dal proprio comune. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, dopo l’apertura del premier Conte all’ipotesi, ha però posto un freno.
Dpcm e spostamenti tra comuni a Natale, Sileri dice no
A Omnibus, su La 7, Sileri ha detto: “Oggi dico che è meglio una chiusura. Ieri abbiamo avuto oltre 800 morti, abbiamo 60mila morti, forse arriveremo a 100mila. Dobbiamo resistere, cosa ci costa resistere altre 2 settimane?”.
“Nel governo non c’è una marcia indietro – ha sottolineato Sileri – c’è una valutazione. Ma ritengo che ora sia sconsigliabile” rimuovere le limitazioni.
Perché è “sconsigliabile” allentare le misure per Sileri
Per quanto riguarda i motivi, Sileri ha osservato: “Ritengo che ora sia sconsigliabile e spiego perché. Il 26 novembre negli Stati Uniti c’è stato il Giorno del Ringraziamento, i numeri dimostrano che negli Usa c’è una ripresa del contagio. La rigidità nel periodo natalizio è necessaria per ridurre il rischio di una terza ondata. Nel momento in cui aumentano i contatti, è inevitabile che aumentino i contagi e i morti”.
Per Sileri, tutti gli sforzi sono necessari per impedire una terza ondata di Covid-19, sugli strascichi della seconda, durissima, che ha travolto l’Italia in autunno. “Secondo punto – ha aggiunto il viceministro – c’è un numero troppo alto di decessi. Terzo punto: gli ospedali non possono concentrarci esclusivamente sul Covid, ci sono altre patologie”.
Si tratterebbe dell’ultimo sacrificio prima dell’arrivo del vaccino: “Bisogna resistere nell’ultimo miglio di una maratona, arriverà il vaccino e poi la strada sarà in discesa. Le misure sono rigide ma bisogna resistere”, ha concluso Sileri.
Sull’ipotesi di un passo indietro, il microbiologo Andrea Crisanti si è duramente scagliato contro il governo.