Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi. Gaza "resta palestinese" secondo gli Usa: "No alla rioccupazione"
Trentunesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, il racconto in diretta: bilancio di morti e feriti
La guerra fra Israele e Hamas è giunta al 31esimo giorno. Il bilancio delle vittime palestinesi dell’offensiva militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza sarebbe superiore a 10 mila, secondo quanto reso noto dal Ministero della Sanità dell’enclave. Tra queste, ci sarebbero più di 4 mila bambini. I morti accertati israeliani sarebbero 1.400, oltre 24o gli ostaggi a Gaza.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha ribadito, tramite un tweet, che “la necessità di un cessate il fuoco umanitario a Gaza diventa sempre più urgente ogni ora che passa. Le parti in conflitto e la comunità internazionale si trovano ad affrontare una responsabilità immediata e fondamentale: fermare questa sofferenza collettiva disumana ed espandere drasticamente gli aiuti umanitari”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto dicendo che non ci sarà un “cessate il fuoco generalizzato” a Gaza senza la liberazione di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas. Ha aggiunto che una volta finita la guerra Israele assumerà “la responsabilità totale della sicurezza” nella Striscia.
Intanto il numero due di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati presi di mira civili. In un’intervista alla Bbc dal Golfo, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare delle Brigate Qassam di Hamas aveva ordinato “chiaramente ai suoi combattenti di non uccidere donne, bambini e anziani“, e così sono stati “presi di mira” e uccisi solo “riservisti e soldati”. Dichiarazioni sorprendenti che hanno lasciato interdetti anche i giornalisti dell’emittente britannica, che hanno sottolineato come le affermazioni di Marzouk siano in netto contrasto con le numerose prove raccolte che dimostrano gli attacchi di Hamas ad adulti e bambini disarmati. Incalzato su questo punto, Marzouk non ha tuttavia fornito una risposta chiara.
Il racconto della giornata
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Portavoce Hamas: "Usa arroganti"
Un portavoce di Hamas, intervistato da Al Jazeera, ha criticato i discorsi americani sul futuro di Gaza, definendoli arroganti e privi di consapevolezza. Ha sottolineato che Hamas rappresenta le aspirazioni del popolo palestinese e che le radici dell’organizzazione sono profondamente legate al mondo palestinese. Inoltre, ha ribadito che né gli Stati Uniti né qualsiasi altro attore possono imporre decisioni al popolo palestinese.
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Usa, 93 camion di aiuti in 24 ore
La Casa Bianca ha confermato che dal 21 ottobre sono entrati a Gaza 569 camion umanitari, con 93 di essi che sono giunti nelle ultime 24 ore. Tuttavia, il portavoce della Casa Bianca, Kirby, ha sottolineato che nonostante questi sforzi, questa quantità di aiuti rappresenta solo una piccola parte di ciò che è necessario. Prima del 7 ottobre, tra 500 e 700 camion fornivano sostegno quotidiano a Gaza, evidenziando la gravità della situazione.
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Hamas conferma attacco missilistico a Tel Aviv
Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv come risposta a ciò che ritengono essere “massacri contro i civili” a Gaza. In un post su Telegram, il gruppo ha confermato l’attacco, ritenuto il più massiccio nella regione centrale di Israele dall’inizio della guerra.
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Biden propone una pausa di 3 giorni a Netanyahu per gli ostaggi
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha proposto al premier Benjamin Netanyahu una pausa di tre giorni nei combattimenti per facilitare il rilascio di ostaggi in mano a Hamas. Secondo fonti riportate da Axios, Biden ha discusso questa richiesta in una telefonata avvenuta ieri. Secondo il piano attualmente in discussione tra Stati Uniti, Israele e Qatar, Hamas dovrebbe liberare da 10 a 15 ostaggi e impiegare il periodo di tre giorni per verificare l’identità di tutti gli ostaggi, fornendo poi un elenco con i loro nomi.
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Attacco massiccio con missili Tel Aviv: "Il più vasto nel centro del Paese"
Questa sera un allarme missili è scattato a Tel Aviv e nel centro di Israele, in quello che è stato il più massiccio attacco finora nel centro del Paese fino a Raanana. Nel frattempo, un convoglio umanitario della Croce Rossa è stato colpito a Gaza.
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Usa: "Gaza resti palestinese"
Per gli Stati Uniti Gaza deve restare palestinese. Lo ha affermato Vedant Patel, portavoce del Dipartimento di Stato americano per rispondere alle affermazioni di Benyamin Netanyahu sulla presa di controllo della Striscia. “Il nostro punto di vista è che i palestinesi devono essere in prima linea in queste decisioni. Gaza è terra palestinese e rimarrà terra palestinese. In generale, noi non sosteniamo la rioccupazione di Gaza e nemmeno Israele”.
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Nessun attacco contro Abu Mazen: "Voci infondate"
Dopo il lancio di stampa della ‘Cnn’ turca sull’attentato contro Abu Mazen (Mahmoud Abbas), fonti israeliane da fonti politiche palestinesi hanno smentito l’attacco contro il convoglio da parte dei ‘Figli di Abu Jandal’. L’equivoco sarebbe nato da un conflitto a fuoco tra trafficanti di narcotici e servizi di sicurezza palestinesi. Proprio in quel momento passava il convoglio con il presidente palestinese, che tuttavia non è rimasto coinvolto nello scontro.
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Attacco a un convoglio di Abbas, un morto
Il convoglio di Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ha subito un attacco da un commando armato. La notizia è riportata da un quotidiano turco, ‘Yeni Safak’. Non è dato sapere se Abbas sia rimasto ferito, ma una delle guardie sarebbe stata uccisa. L’attacco è stato rivendicato dai ‘Figli di Abu Jandal’, un gruppo affiliato ad Hamas.
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Zelensky rinvia il viaggio in Israele dopo la fuga di notizie
Rinviato il viaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Israele, inizialmente previsto per martedì 7 novembre: la fuga di notizie di questo weekend ha portato a uno slittamento della visita, che doveva rimanere riservata fino all’ultimo. Lo scrive Times of Israel, citando fonti diplomatiche israeliane. Il viaggio è ancora in programma, ma al momento non è prevista nessuna data.
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I familiari della vittime di Hamas parlano a Capitol Hill a Washington
I familiari di alcuni ostaggi di Hamas stanno parlando a Capitol Hill, a Washington. Ciascuno di loro racconta la sua storia e il suo dolore, spesso trattenendo le lacrime, con i dettagli sugli ultimi contatti con i propri cari prima che fossero rapiti dai miliziani dell’organizzazione estremista islamica.
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"Combattiamo nel cuore di Gaza City, mai così da decenni"
“Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City”: lo ha detto Yaron Filkelman, comandante del fronte sud di Israele. “Nel cuore del terrore. Questa è una guerra complessa e difficile e sfortunatamente ha i suoi costi”, ha aggiunto, citato dall’Ansa.
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Gantz si impegna, "Gaza non sarà cancellata"
Israele non intende affatto ”cancellare Gaza”: lo ha affermato il leader centrista Benny Gantz incontrando abitanti israeliani residenti nella zona che circonda la Striscia. Lo riferisce Canale 12, citato dall’Ansa.
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Numero 2 di Hamas, 'uccisi solo soldati israeliani, non civili'
Il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati presi di mira civili. In un’intervista alla Bbc dal Golfo, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare delle Brigate Qassam di Hamas aveva ordinato “chiaramente ai suoi combattenti di non uccidere donne, bambini e anziani“, e così sono stati “presi di mira” e uccisi solo “riservisti e soldati”. L’emittente britannica sottolinea che le affermazioni di Marzouk sono in netto contrasto con le numerose prove raccolte che dimostrano gli attacchi di Hamas ad adulti e bambini disarmati. Incalzato su questo punto, Marzouk non ha tuttavia fornito una risposta chiara. Lo riferisce l’Ansa.
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Fonti locali, valico di Rafah aperto a passaggio stranieri
Anche oggi il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, è aperto all’uscita degli stranieri, dei binazionali e dei feriti dalla Striscia. Lo hanno riferito all’Ansa fonti locali. Aperto anche il transito per gli aiuti umanitari.
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Oms, oltre 160 operatori sanitari morti in servizio a Gaza
Oltre 160 operatori sanitari sono morti in servizio a Gaza dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre scorso: lo ha detto in un briefing un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), citato dal Guardian.
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Allarme bomba a Perugia, Corte d'appello e Procura evacuate: "Siamo i fratelli di Hamas"
Allarme bomba a Perugia: “Siamo i fratelli di Hamas“, evacuati i palazzi di Corte d’appello e Procura generale.
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Israele: "Colpiti terroristi Hamas vicino ospedale Al Quds"
L’esercito ha attaccato “terroristi di Hamas che erano sistemati in un palazzo vicino all’ospedale Al-Quds di Gaza City“. Lo ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa, riferendosi alla denuncia di Hamas di un bombardamento della struttura da parte di Israele. Il portavoce ha spiegato che “l’attacco è stato compiuto dall’aria e ha comportato esplosioni in un vicino deposito di munizioni”. Secondo la stessa fonte, l’esercito ha annunciato di aver conquistato anche una roccaforte di Hamas nel nord della Striscia. “All’interno – ha concluso – sono stati trovati lanciatori di missili, armi e materiale di intelligence”.
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Netanyahu, migliaia di combattenti palestinesi in morti Striscia
Il bilancio di oltre 10 mila morti nella Striscia di Gaza fornito dal Ministero della Sanità di Hamas include “parecchie migliaia di combattenti palestinesi”: lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista ad Abc News. “Non prenderei questi numeri al valore nominale. Penso che dobbiamo verificarli, e ci sono parecchie migliaia di combattenti palestinesi, vale a dire, i terroristi di Hamas che sono incorporati in quei numeri”.
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Hamas, 14 uccisi in attacchi Israele a Rafah sud Gaza
Il Ministero della Sanità di Hamas – citato da Haaretz – ha detto che almeno 14 persone sono state uccise durante la notte in attacchi israeliani a Rafah, nel sud della Striscia. Al tempo stesso la Mezzaluna rossa palestinese, citata dai media, ha riferito di un attacco aereo israeliano nei pressi dell’ospedale al-Quds di Gaza City.
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Israele: eliminato Wael Asefa, comandate di Hamas
L’esercito israeliano ha eliminato Wael Asefa, comandante del battaglione Deir al-Batah di Hamas e tra gli artefici dell’incursione islamista in territorio israeliano dello scorso 7 ottobre. Lo riferisce il profilo X delle Israel Defence Forces.
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Netanyahu: “Niente cessate il fuoco senza la liberazione degli ostaggi”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce che non ci sarà “cessate il fuoco generalizzato” a Gaza senza la liberazione di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas. E aggiunge che una volta finita la guerra Israele assumerà “la responsabilità totale della sicurezza” nella Striscia. Inoltre ha detto che il suo governo prende in considerazione l’opportunità di fare “piccole pause tattiche, un’ora qui, un’ora là” nei combattimenti per facilitare l’arrivo a Gaza degli aiuti umanitari e permettere la liberazione degli ostaggi. “Le abbiamo già fatte”, ha affermato.
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Bambino ucciso in un raid sull’ospedale di Al-Shifa
Un raid israeliano ha colpito il complesso ospedaliero di Al-Shifa, nella striscia di Gaza, e ha causato la morte di un bambino e il ferimento di cinque persone. Lo riferisce il ministero della Salute dell’enclave, controllato da Hamas, secondo quanto riporta l’agenzia Anadolu. L’edificio colpito ospita centinaia di persone tra pazienti, personale medico e sfollati.
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Antonio Guterres: “Cessate il fuoco umanitario sempre più urgente”
“La necessità di un cessate il fuoco umanitario a Gaza diventa sempre più urgente ogni ora che passa. Le parti in conflitto e la comunità internazionale si trovano ad affrontare una responsabilità immediata e fondamentale: fermare questa sofferenza collettiva disumana ed espandere drasticamente gli aiuti umanitari”. Lo scrive su X il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
The need for a humanitarian ceasefire in Gaza is getting more urgent with every passing hour.
The parties to the conflict & the international community face an immediate & fundamental responsibility:
Stop this inhuman collective suffering & dramatically expand humanitarian aid.
— António Guterres (@antonioguterres) November 6, 2023
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Nel trentesimo giorno di guerra c’è stato un cruento attacco notturno a Gaza. Almeno 27 persone hanno perso la vita, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, citata da Al-Jazeera. Alcune zone di Gaza sono rimaste inaccessibili alle autorità e ai servizi di emergenza a causa dei pesanti bombardamenti, il che spinge a credere che il bilancio delle vittime possa essere ancora più elevato.