Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: appello della Palestina all'Onu per "fermare spargimento di sangue"

L’Egitto ha accettato la proposta americana di far passare dal valico di Rafah 20 camion di aiuti umanitari per la popolazione della Striscia.

Il presidente americano Joe Biden ha chiarito che gli Stati Uniti non interverranno nel conflitto in Israele, nemmeno nel caso in cui il Paese fosse attaccato da Hezbollah.

I senatori Mark Warner (Virginia) e del repubblicano Marco Rubio (Florida), rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione intelligence del Senato americano, hanno dichiarato che il Senato sostiene la posizione ufficiale dell’esecutivo secondo cui sarebbero stati gruppi terroristi palestinesi a causare l’esplosione nell’ospedale di Gaza.

Secondo quanto riportato dal ministero della sanità della Striscia di Gaza, che fa capo ad Hamas, dall’inizio delle ostilità sarebbero morte 3478 persone e più di 12.ooo sarebbero rimaste ferite.

Ad Atene, capitale della Grecia, circa 10.000 persone hanno manifestato in corteo per esprimere solidarietà con il popolo palestinese. Il governo greco si è fin da subito schierato con Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre

Secondo quanto riporta l’agenzia ANSA, alcuni razzi sarebbero diretti verso la capitale israeliana Tel Aviv. Il sistema di difesa anti aerea Iron Dome è entrato in azione.

L’ambasciatore palestinese a New York Ryad Mansour ha riferito all’Onu che “Israele commette massacri a Gaza ogni giorno”, e che ora è in corso una “catastrofe umanitaria in diretta sugli schermi” e che “forse per qualcuno le vite palestinesi non contano molto”. Per questo Mansour chiede all’Onu di “fermare lo spargimento di sangue, ora”.

Poco dopo la ripartenza di Joe Biden a bordo dell’Air Force One dall’aeroporto di Ben Gurion, da Gaza è ripartito il lancio di razzi nella parte centrale di Israele.

“Il mio messaggio a qualsiasi Stato o attore ostile che pensa di attaccare Israele rimane lo stesso di una settimana fa: non fatelo, non fatelo, non fatelo“, queste le parole pronunciate da Joe Biden durante la conferenza stampa da Tel Aviv. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato “un pacchetto di sostegno per la difesa di Israele senza precedenti” per rendere “Israele più forte che mai”.

La rabbia che prova Israele dopo l’attacco del 7 ottobre è la “stessa che gli Stati Uniti hanno provato dopo l’11 settembre“. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden a Tel Aviv definendola “shock, dolore, rabbia divorante”. Ma, ha ricordato, a causa di quella rabbia “gli Stati Uniti hanno commesso degli errori dopo l’11 settembre”.  E ancora: “La maggioranza dei palestinesi non è Hamas e Hamas non rappresenta il popolo palestinese”.

Il ministro dell’Interno sloveno Bostjan Poklukar è stato informato dal suo omologo Matteo Piantedosi che l’Italia ha deciso di attuare controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia a causa del cambiamento della situazione in Europa e nel Medio Oriente. Lo riporta l’agenzia di stampa slovena Sta.

Un attacco di droni contro la base aerea di Harir, che ospita le forze americane nel nord dell’Iraq, è stato sventato. Lo riferiscono media Usa citando agenzie internazionali.

Il Ministero degli Esteri israeliano ha disposto l’evacuazione dello staff delle ambasciate di Israele in Marocco e in Egitto a causa delle locali manifestazioni di protesta per i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito Yedioth Ahronoth, ripreso dall’Ansa.

Alla domanda su cosa lo renda fiducioso che Israele non sia dietro l’attacco all’ospedale di Gaza, Joe Biden ha risposto “i dati che mi sono stati fatti vedere dal mio Dipartimento della Difesa”. Lo riporta l’Ansa.

Gli Stati Uniti sanzionano 10 membri di Hamas. Lo comunica il Tesoro americano, sottolineando che le sanzioni colpiscono anche coloro che partecipano al finanziamento del gruppo a Gaza, in Sudan, Turchia, Algeri e Qatar. L’obiettivo è sradicare le fonti di entrate di Hamas.

Migliaia di egiziani manifestano oggi in diverse città del più popoloso Paese arabo in solidarietà con la Striscia di Gaza, dopo 12 giorni di raid di Israele. Lo si vede nelle immagini diffuse dai media locali e dai social. Poco prima il presidente Abdel Fattah al-Sisi aveva avvertito: “Se chiedo al popolo egiziano di scendere in piazza, saranno milioni”. A Rafah, al confine con la Striscia gli operatori umanitari in attesa di entrare si sono riuniti per pregare in memoria delle vittime dell’ospedale dopo il raid di cui Israele e Hamas si accusano a vicenda. Lo riporta l’Ansa.

Il Ministero della Sanità palestinese a Gaza ha riferito che “il bilancio del massacro avvenuto ieri al Baptist Hospital è di 471 martiri (morti, ndr) e 314 feriti, di cui 28 in condizioni critiche”. Lo riporta al Jazeera.

Decine di migliaia di combattenti di Hezbollah sono pronti alla guerra: lo ha detto un alto rappresentante del Partito di Dio alleato dell’Iran, parlando a una folla di seguaci del movimento jihadista sciita radunati nella periferia sud di Beirut.

È salito a 3.478 morti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall’inizio dei combattimenti. Lo afferma il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, citato da al Jazeera. Il numero dei feriti ha superato i 12 mila.

“In questo momento non abbiamo alcuna conferma su chi è stato a bombardare” l’ospedale di Gaza. “Non possiamo imputare l’attacco a nessuno finché non abbiamo una piena conoscenza dell’accaduto”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando con i cronisti a Strasburgo. A chi gli fa notare che Joe Biden, a Tel Aviv, ha affermato che l’attacco sembra provenire non da parte israeliana, Borrell ha replicato: “Io non lo so, non mi pronuncio finché non ci sarà certezza. Forse Biden ha più informazioni ma non è ancora sicuro”. Lo riporta l’Ansa.

Sono ripresi stamani, dopo 12 ore di pausa, i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. In particolare, nelle ultime ore, le sirene sono risuonate nell’area di Nahal Oz, Sderot, Ashkelon e Kissufim. Lo riporta l’Ansa.

Dopo la cancellazione del vertice a quattro ad Amman, il presidente americano Joe Biden dovrebbe parlare con l’omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen al telefono durante il viaggio di ritorno da Israele a Washington. Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca John Kirby, citato dal Washington Post.

Sembra che l’esplosione all’ospedale di Gaza “sia stata fatta dall’altra parte”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden nell’incontro a Tel Aviv con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aggiungendo che Hamas ha “compiuto orrori che al paragone quelli dell’Isis appaiono più ragionevoli”.

“Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l’Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas“. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu al presidente Usa Joe Biden a Tel Aviv.

La Jihad islamica palestinese ha respinto l’affermazione del portavoce militare israeliano secondo cui un fallito lancio di razzi da parte del gruppo militante di Gaza sarebbe all’origine dell’esplosione all’ospedale Al-Ahli, sostenendo che “l’angolo dell’impatto e l’intensità del fuoco dimostrano che si è trattato di un attacco dall’aria“. Lo riferisce Haaretz. La Jihad ha affermato che “gli ospedali della Striscia di Gaza hanno ricevuto avvisi di evacuazione prima di essere colpiti dai bombardamenti, ma nessuno della comunità internazionale è intervenuto”, aggiungendo che “Israele sta diffondendo versioni contraddittorie“.

Il presidente Usa Joe Biden è appena atterrato in Israele. Subito dopo incontrerà il premier Benjamin Netanyahu. Lo riferisce l’Ansa.

Israele ribadisce che l’esplosione avvenuta ieri nell’ospedale al-Ahli di Gaza è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, mostrando un video.

L’esercito americano ha sventato un attacco contro le sue forze in Iraq questa mattina presto, intercettando due droni prima che potessero colpire, hanno detto a Reuters due funzionari americani. I funzionari, che hanno parlato a condizione di anonimato, non hanno specificato chi fosse sospettato dell’attacco, avvenuto mentre Washington è in allerta per l’attività dei gruppi sostenuti dall’Iran sullo sfondo della crescente tensione in Medio Oriente per la guerra tra Israele e Hamas.

Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha pubblicato su X un video che proverebbe che il missile lanciato sull’ospedale di Gaza era palestinese. Le immagini satellitari hanno catturato “l’area intorno all’ospedale prima e dopo il fallito lancio del razzo da parte dell’organizzazione terroristica della Jihad islamica” scrive Hagari.

A failed rocket launch by the Islamic Jihad terrorist organization hit the Al Ahli hospital in Gaza City:

Attached is a video from the IAF system that captured the area around the hospital before and after the failed rocket launch by the Islamic Jihad terrorist organization: pic.twitter.com/OXxKRcSbYF

— דובר צה״ל דניאל הגרי – Daniel Hagari (@IDFSpokesperson) October 18, 2023

Dopo il bombardamento dell’ospedale a Gaza, centinaia di manifestanti sono scese in piazza davanti alle ambasciate di Francia e Regno Unito nella capitale iraniana Teheran. Proteste contro Israele anche in diverse città della Libia, e in Giordania, ad Amman. Manifestanti filopalestinesi hanno cercato di sfondare le barriere di sicurezza presso l’ambasciata americana a Beirut, in Libano. Scontri in Cisgiordania.

La decima giornata di guerra tra Israele e Hamas si è chiusa con le centinaia di morti provocati dalla distruzione dell’ospedale “Al Ahli Arabi Baptist” di Gaza City: il bilancio sarebbe tra le 200 e le 500 vittime. La strage ha provocato l’indignazione della diplomazia a livello internazionale, accendendo le proteste in tutto il mondo arabo, dalla Tunisia alla Turchia, con centinaia di persone scese in piazza per protestare contro le ambasciate dei Paesi occidentali. Sull’attacco è iniziato subito il rimpallo delle responsabilità tra Hamas e Israele. Morto Evitar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani dispersi dopo l’offensiva del gruppo terroristico palestinese del 7 ottobre.

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