Guerra Israele-Hamas, ultime news: chi sono i 13 israeliani liberati, la lista con i nomi e le età
Giorno 48 della guerra tra Israele e Hamas, scatta la tregua di quattro giorni con la liberazione di 50 ostaggi: il bilancio di morti e feriti
Le bombe si fermano per la prima volta 48 giorni dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Alle 6 è entrato in vigore il cessate il fuoco di quattro giorni che permetterà la liberazione di 50 ostaggi israeliani, tra donne e bambini, e l’ingresso di camion con gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Intorno alle 16 sono stati liberati i primi 25 prigionieri: 13 israeliani, appartenenti allo stesso nucleo familiare, e 12 thailandesi.
Da segnalare, in precedenza, che subito dopo l’inizio della tregua era stato lanciato un razzo da Gaza, poi intercettato: le sirene di due comunità nel Sud di Israele avevano iniziato a suonare per segnalare potenziali attacchi. Prima del cessate il fuoco l’esercito israeliano aveva inoltre comunicato di aver fatto esplodere un tunnel di Hamas sotto l’ospedale di al-Shifa.
Inoltre, due palestinesi sono stati uccisi dai militari israeliani quando hanno tentato di passare – nelle prime ore dopo il cessate il fuoco – dal settore sud a quello nord della striscia di Gaza, malgrado gli avvertimenti dell’esercito.
Secondo quanto riferito dal ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sarebbero quasi 15mila i morti palestinesi provocati dal conflitto, di cui oltre 6 mila bambini. Circa 230 gli ostaggi sequestrati dal gruppo terroristico dall’attacco del 7 ottobre, con circa 1.200 morti tra gli israeliani.
Il racconto della giornata
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Manifestanti pro-Palestina contro Biden a Nantucket, nel Massachusetts
Alcuni manifestanti hanno gridato “Palestina libera” mentre Joe Biden passeggiava per Nantucket, nel Massachusetts, con la first lady Jill Biden, venerdì 24 novembre. La protesta si è verificata poco dopo che il Presidente aveva rilasciato una dichiarazione in cui accoglieva con favore il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta il Guardian.
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La maggior parte degli ostaggi israeliani rilasciati sono in buone condizioni di salute
L’ospedale pediatrico Schneider, dove sono state portate quattro donne e quattro bambini tra gli ostaggi liberati, ha affermato che i medici hanno condotto un esame preliminare e tutti gli individui sono in buone condizioni fisiche. Lo ha riferito Associated Press. Un portavoce del ministero della Sanità israeliano ha confermato che otto ostaggi liberati sono arrivati all’ospedale pediatrico Schneider, aggiungendo: “Si tratta di un evento complesso, sia dal punto di vista medico che emotivo”.
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Crosetto a Tel Aviv: “Bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto”
Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha incontrato l’omologo israeliano Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna chiedersi se ha ancora senso mantenerla”
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Macron: "Determinati a liberare gli ostaggi francesi"
Il presidente francese Emmanuel Macron si è rallegrato per la liberazione dei primi ostaggi da parte di Hamas, assicurando alle famiglie dei francesi in mano ai miliziani palestinesi la sua “determinazione” per ottenere la loro liberazione. “Accolgo con favore la liberazione di un primo gruppo di ostaggi (…) Un pensiero speciale agli ostaggi francesi e alle loro famiglie. Possono contare sulla nostra determinazione”, ha scritto il presidente su X. “Rimaniamo mobilitati a fianco dei mediatori per ottenere il rilascio di tutti”, ha concluso.
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Haaretz: "Israele sapeva dell'attacco da oltre un anno"
Secondo il quotidiano Haaretz, l’intelligence israeliana avrebbe saputo da almeno un anno della volontà di Hamas di violare i confini di Gaza per colpire decine di bersagli israeliani contemporaneamente. Il quotidiano riporta quanto detto da anonime fonti del ministero della Difesa israeliano.
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Palestinese rilasciata: "Gli israeliani ci picchiavano"
Zeina Abdo è una delle persone palestinesi prigioniere di Israele che sono state rilasciate nell’ambito dell’accordo con Hamas. Dopo il 7 ottobre, le autorità israeliane “ci hanno picchiato, ci hanno spruzzato gas lacrimogeni e siamo stati tutti messi in isolamento”. Così dice la donna.
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Onu, 137 camion con aiuti umanitari a Gaza
Sono 137 i camion carichi di aiuti umanitari che sono arrivati al punto di accoglienza Onu a Gaza. “Centinaia di migliaia di persone sono state assistite con cibo, acqua, forniture mediche e altri beni umanitari essenziali”, si legge in una nota. A Gaza sono arrivati anche “129mila litri di carburante e quattro camion di gas”.
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L'appello dell'OMS: "Ostaggi liberati ricevano cute medi
“Ci auguriamo che tutti gli ostaggi rimasti vengano rilasciati presto e riuniti ai loro cari. Mentre sono ancora in cattività, gli ostaggi devono avere accesso a tutte le cure mediche necessarie”. Lo ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, su X.
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La lista dei 13 ostaggi israeliani consegnati da Hamas
L’emittente israeliana ‘Kan’ ha reso pubblica la lista dei nomi dei 13 ostaggi israeliani liberati da Hamas:
- Margalit Mozes (78 anni)
- Hanna Hatzir (77 anni)
- Doron Katz-Asher (34 anni)
- Raz e Aviv Asher
- Ruthie Munder
- Ohad Munder (9 anni)
- Karen Munder
- Adina Moshe
- Yaffa Adar (85 anni)
- Daniel Aloni (45 anni) e sua figlia Emilia Aloni (5)
- Hanna Peri (79 anni)
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Il Qatar rilascia 39 palestinesi
Il Qatar ha appena confermato la liberazione di 39 detenuti palestinesi imprigionati ad Israele. Lo riferisce il portavoce del ministero degli Esteri Majed al-Ansari, come riportato da ‘Al Jazeera’.
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I 13 ostaggi sono ora in mano degli israeliani
I 13 ostaggi israeliani sono ora stati consegnati allo Shin Bet. Lo rende noto una fonte israeliana, secondo quanto riporta Times of Israel.
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12 ostaggi thailandesi entrati in Israele
I 12 ostaggi thailandesi rilasciati da Hamas sono entrati in Israele e vengono ora condotti all’ospedale Assaf Harofeh. Lo riferisce Haaretz.
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I 13 ostaggi israeliani rilasciati sono arrivati in Egitto
Funzionari israeliani hanno confermato che i sequestrati israeliani sono stati consegnati alla Croce Rossa in Egitto, come riportato dalla Cnn. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha confermato che i 13 ostaggi sono nelle mani della Croce Rossa e dopo una prima visita stanno procedendo verso il valico di Rafah.
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12 dei 13 ostaggi rilasciati sono del kibbutz Nir Oz
12 dei 13 ostaggi israeliani che saranno rilasciati a momenti sono del kibbutz di Nir Oz. Lo ha detto la tv Canale 12. Del totale dei rapiti, circa 75 appartengono a quel kibbutz e 13 di questi sono bambini.
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A Rafah si prepara l'arrivo degli ostaggi
Secondo una fonte citata dalla tv statale egiziana Al Qahera, il porto di Rafah si prepara a ricevere gli ostaggi provenienti dalla striscia di Gaza, in vista del loro trasferimento sul versante israeliano.
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Convoglio di aiuti umanitari diretto verso nord di Gaza
Un convoglio di aiuti umanitari entrati dall’Egitto è entrato nella Striscia di Gaza, con l’obiettivo di raggiungere il settore nord. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan, citata dall’Ansa. Il convoglio è formato da camion di medicine e di prodotti alimentari, include ambulanze entrate dall’Egitto.
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Ostaggi Israele saranno portati a base di Hatzerim nel sud
Gli ostaggi, una volta usciti dal valico di Rafah, saranno consegnati a Israele in “prossimità del confine”, e poi saranno trasferiti nella base militare di Hatzerim, nel sud del Paese. Il trasbordo – secondo quanto si è appreso da fonte ufficiale citata dai media locali e dall’Ansa – avverrà probabilmente con elicotteri, con a bordo dei medici. Le tv hanno mostrato le cuffie speciali che saranno date ai più piccoli per attutire il rumore.
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Due palestinesi uccisi nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza
Due palestinesi sono stati uccisi dai militari israeliani quando hanno tentato di passare – nelle prime ore del cessate il fuoco – dal settore sud a quello nord della striscia di Gaza, malgrado gli avvertimenti dell’esercito. Lo ha riferito – citato dall’Ansa – l’ospedale Shuhada di Deir el-Ballah, nel sud della Striscia dove sono stati trasportati diversi palestinesi feriti in quell’incidente, avvenuto nella arteria Sallah-a-din.
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Sirene di allarme ad Eilat nel sud di Israele
Le sirene di allarme risuonano ad Eilat nell’estremo sud di Israele sul Mar Rosso. I media, citati dall’Ansa, hanno riferito come causa dell’infiltrazione il volo di un drone ostile. Da tempo gli Houthi yemeniti, alleati dell’Iran, inviano missili o droni contro Eilat.
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15 feriti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza
L’Ansa, citando Haaretz, riferisce che 15 palestinesi sarebbero stati feriti dall’esercito israeliano mentre tentavano di passare dal sud al nord della Striscia. Sarebbero stati portati in ospedale a Deir al-Ballah, nel sud della Striscia. L’esercito, dopo la firma dell’accordo sulla tregua, ha ribadito che essa non consentirà il ritorno degli sfollati palestinesi dal sud al nord della Striscia.
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Servizio carceri ha avuto lista 39 palestinesi da liberare
Il Servizio Penitenziario israeliano ha ricevuto la lista dei 39 detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi nell’ambito dello scambio con 13 ostaggi israeliani portati da Hamas a Gaza. Lo hanno riferito i media, citati dall’Ansa. Si tratta di minorenni e donne: i prigionieri saranno trasferiti nel carcere di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, prima del loro rilascio in Cisgiordania o a Gerusalemme est.
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Video da Gaza su tentato passaggio da sud a nord
Video da Gaza hanno mostrato residenti della Striscia che stanno tentando di ritornare dal sud al nord dell’enclave palestinese nonostante l’esercito israeliano abbia chiesto loro, con annunci e volantini, di starne alla larga. Lo ha riferito Haaretz, ripresa dall’Ansa. Fonti locali hanno parlato di barriere poste dall’esercito per scoraggiare ogni tentativo.
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A Rafah centinaia di persone premono per passare il valico
Fonti del valico di Rafah e della Mezzaluna Rossa, citate dall’Ansa, hanno sul posto si stanno riversando centinaia di persone, tra cui diversi stranieri ed egiziani rimasti bloccati nella Striscia e che vogliono passare in Egitto. Ma ci sarebbero anche palestinesi bloccati nel Sinai e in altre città egiziane che vorrebbero tornare a Gaza.
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Intercettato razzo sparato da Gaza dopo l'inizio della tregua
Un razzo sparato da Gaza dopo l’inizio del cessate il fuoco è stato intercettato da una batteria Iron Dome di difesa aerea nei pressi dei kibbutz israeliani di frontiera di Kissufim ed Ein Ha-Shlosha’, nel Sud del Paese. In precedenza erano risuonate in quella zona le sirene di allarme. Lo ha riferito la radio militare. Non si segnalano danni né vittime.
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Esercito israeliano fa esplodere tunnel di Hamas sotto l'ospedale di Shifa a Gaza
Prima dell’inizio della tregua, l’esercito israeliano ha fatto esplodere un lungo tunnel di Hamas scavato sotto all’ospedale Shifa di Gaza. Secondo un portavoce dell’esercito, il gruppo terroristico aveva allestito sotto al nosocomio “un centro nevralgico per lo svolgimento di attività terroristiche”. Ieri li militari israeliani hanno arrestato il direttore dell’ospedale Shifa, Mohammad Abu Salmiya.
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Scatta la tregua tra Israele e Hamas
Dalle 7 del mattino (le 6 in Italia) è scattata la tregua di quattro giorni fra Hamas ed Israele. Intorno alle 16 è attesa la liberazione di 13 ostaggi israeliani. In seguito torneranno in libertà anche una trentina di donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele.
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La mappa
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Il 47esimo giorno della guerra tra Israele e Hamas è ruotato attorno alle ultime trattative sul cessate il fuoco, per alcune ore in stallo per “questioni amministrative”, come riferito da fonti israeliane citate dalle agenzie di stampa. Ma durante tutta la giornata di giovedì 23 novembre i bombardamenti non sono cessati: decine di civili sono stati uccisi in massa stasera in una serie di attacchi aerei israeliani contro una scuola e quartieri residenziali nel nord e nel centro di Gaza.