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Di Pietro attacca sul caso Arianna Meloni: "Vogliono arrivare a Giorgia". La teoria dell'ex pm di Mani Pulite

Di Pietro in difesa di Arianna Meloni: attaccata in quanto sorella della Premier. La dura posizione dell'ex pm di Mani Pulite durante una recente intervista

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

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In una recente intervista rilasciata al quotidiano Libero, l’ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro attacca sul caso Arianna Meloni. Per Di Pietro, l’intero caso è un atto di attacco nei confronti dell’attuale Premier. La sorella del Presidente del Consiglio andrebbe giudicata come dirigente, e non per la sua parentela con Giorgia Meloni. Ecco la posizione espressa dall’ex pm.

Di Pietro: Meloni e le accuse ingiustificate

Duro l’attacco dell’ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro: a suo parere, Arianna Meloni non dovrebbe essere giudicata sulla base del suo legame familiare con la Presidente del Consiglio.

Al contrario, la sorella della Premier andrebbe giudicata per le sue azioni personali.

Arianna Meloni: per Di Pietro le accuse a lei rivolte sono ingiustificate

Di Pietro chiarisce ancor meglio il suo punto di vista. Durante la recente intervista rilasciata a Libero, commenta l’esposizione giudiziaria di Arianna Meloni come atta a colpire un altro bersaglio: la sorella Giorgia.

Paragonando la situazione a quella che ha interessato lui in passato, Di Pietro ha anche espresso solidarietà nei confronti della dirigente di Fratelli d’Italia.

Il ruolo di Arianna Meloni: giudicarla come dirigente

L’esponente politica, sottolinea ancora Antonio Di Pietro, andrebbe valutata per il suo ruolo come dirigente di partito.

Innanzitutto, non è ancora chiaro se Arianna Meloni abbia avuto o meno un ruolo attivo nelle nomine. In caso affermativo, comunque, Di Pietro si pone una domanda eloquente: “Perché mai un dirigente non dovrebbe partecipare a scelte di cui deve farsi carico il suo partito?

L’ex pm fa notare che le nomine istituzionali sono sempre state fatte in base all’appartenenza politica, quindi non c’è nulla di straordinario nel fatto che un dirigente possa essere coinvolto in tali scelte.

Tra indagini e polemiche

Di Pietro interviene anche in merito alla dichiarazione del presidente dell’Anm sul caso Arianna Meloni, Giuseppe Santalucia, il quale ha escluso un’azione eversiva basandosi su quanto affermato dal pm di Roma.

L’ex pm di Mani Pulite critica aspramente questa posizione, sottolineando che, sebbene Santalucia affermi che non ci sono azioni eversive, tale affermazione chiarisce ben poco.

Inoltre, nota ancora Di Pietro, Santalucia non dovrebbe avere informazioni dettagliate su eventuali indagini in corso: “il pm di Roma non può rispondere, perché non sta indagando o se sta indagando non può dirlo, la Procura è obbligata a smentire”, ha dichiarato Di Pietro.

Fonte foto: ANSA

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