Detrazioni fiscali 2025, dalle fasce di reddito al quoziente familiare: chi rischia di non poter scaricare
Il Governo cambia completamente il funzionamento delle detrazioni fiscali per risparmiare, penalizzati single e coppie
Rivoluzione detrazioni. Il Governo cambierà con la manovra i parametri che stabiliscono quante spese si possono detrarre dalle tasse con la dichiarazione dei redditi. Svantaggiati single e famiglie senza figli.
- Le fasce di reddito per le detrazioni
- Il nuovo quoziente familiare
- Single e coppie tra i più svantaggiati
Le fasce di reddito per le detrazioni
Con la prossima manovra finanziaria il Governo prevede di cambiare drasticamente le detrazioni. I dati definitivi saranno disponibili solo dopo il passaggio della legge di bilancio in Parlamento, ma l’impostazione della bozza uscita dal Consiglio dei ministri è chiara.
La prima modifica sarà la disponibilità di detrazioni per fasce di reddito. Il principio sarà quello di togliere detrazioni a chi guadagna di più. In questo modo, dato che le detrazioni si scontano dall’Irpef versato, lo Stato ne rimuoverà una parte consistente, impedendo di accedervi a chi paga più tasse sul reddito.
Rimarranno alte le detrazioni per chi guadagna meno, ma essendo l’imponibile di queste famiglie più basso, la spesa dello Stato sarà minore. Gli scaglioni ipotizzati sono tra 0 e 50mila euro, tra 50 e 100mila euro e oltre i 100mila euro di introiti lordi all’anno.
Il nuovo quoziente familiare
L’altro metodo di rimodulazione delle detrazioni fiscali in manovra sarà il quoziente familiare, che si applicherà però solo a partire dall’anno fiscale 2025, quindi dalla dichiarazione dei redditi del 2026.
Il numero di figli a carico dovrebbe determinare il tetto di spesa su cui si potranno applicare le detrazioni fiscali, con un forte vantaggio per le famiglie numerose e una penalizzazione netta per quelle senza figli.
Queste nuove misure varranno per tutte le detrazioni, sia per quelle al 19%, per spese come quelle mediche e sugli interessi passivi, sia per quelle sulla ristrutturazione di immobili, al 50%.
Single e coppie tra i più svantaggiati
A essere svantaggiati da questa misura saranno quelli che comunemente vengono chiamati “single”, e le coppie. Il termine “single” è fuorviante, perché fa pensare a giovani senza una relazione. In realtà bisognerebbe parlare di famiglie unipersonali.
In demografia una famiglia è un nucleo di persone che vive in un’abitazione e che può essere composto anche da una sola persona. In Italia sono unipersonali il 32% delle famiglie e spesso si tratta di pensionati che vivono da soli perché vedovi.
Allo stesso modo, le coppie, termine che evoca l’idea di giovani che vivono insieme senza figli, sono sempre più spesso anziani pensionati o lavoratori al termine della carriera i cui figli vivono altrove.
Per questa tipologia di famiglie la nuova rimodulazione delle detrazioni rappresenta un problema. Anche se tecnicamente il governo non aumenterà loro le tasse, finiranno per pagarne di più.