Designer 24enne di Modena discriminata per l'affitto di una casa a Reggio Emilia: "Non affitto agli africani"
La giovane designer è nata a Modena, ma è figlia di migranti marocchini. È bastato questo per essere discriminata da una proprietaria di casa
“Non affitto il mio appartamento agli africani”. È la mail inviata a una ragazza di Guiglia, in provincia di Modena, in cerca di una casa in affitto a Reggio Emilia. La 24enne, nata a Modena da migranti marocchini, ha raccontato la sua storia sui social per denunciare l’atto discriminatorio subìto. A riportare la notizie è stata la ‘Gazzetta di Modena‘.
- La storia di Mouna Bour
- La risposta della proprietaria
- "Non voglio abituarmi a sentirmi discriminata"
La storia di Mouna Bour
Il quotidiano racconta come la 24enne, Mouna Bour, stesse cercando casa da tre mesi a Reggio Emilia. Per ragioni lavorative, infatti, la ragazza aveva necessità di trasferirsi per avvicinarsi a Cadelbosco, dove ha sede lo studio di architettura per cui lavora.
Un paio di giorni fa la 24enne ha deciso di postare sui social il messaggio ricevuto dalla proprietaria di un appartamento nel centro storico di Reggio Emilia a cui aveva scritto per chiederle se fosse ancora libero.
Nel breve scambio di messaggi tra Mouna e la proprietaria dell’immobile, la ragazza ha cercato anche di recepire informazioni sulle condizioni contrattuali dell’affitto, ma la risposta ha lasciato trapelare un atteggiamento discriminatorio da parte della proprietaria.
La risposta della proprietaria
“Non affitto il mio appartamento agli africani“. È stata questa la risposta della proprietaria della casa di Reggio Emilia.
La donna, inoltre, nella mail ha ulteriormente puntualizzato: “Esigo che l’appartamento sia pulito e soprattutto il pagamento regolare dell’affitto”.
Come spiegato da la ‘Gazzetta di Modena‘, la designer modenese ha raccontato come molti colleghi con origini straniere o del sud Italia abbiano vissuto – o stiano vivendo – lo stesso problema.
“Non voglio abituarmi a sentirmi discriminata”
“Sono tre mesi che cerco casa per provare ad avvicinarmi al lavoro, ma non ho ancora trovato nulla, nonostante abbia un contratto a tempo indeterminato“, ha detto la 24enne intervistata dal quotidiano.
“Le battute e i commenti me li faccio scivolare addosso, ma questa cosa mi ha fatto riflettere”, ha dichiarato ancora la modenese che vorrebbe solo sentirsi “a casa, perché è qui che sono nata e cresciuta, non abituarmi a sentirmi discriminata“.
La ‘Gazzetta di Modena‘, ha anche riportato la posizione dell’assessore alla casa del comune di Reggio Emilia, Lanfranco de Franco, che si è detto dispiaciuto di quanto accaduto.
L’esponente dell’amministrazione comunale, inoltre, avrebbe confermato discriminazioni analoghe – purtroppo – sono diffuse anche se “di solito avvengono con modalità più sottili”.