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Dell'Utri sulla nascita di Forza Italia con Silvio Berlusconi: i retroscena su Gianni Letta e Antonio Ricci

Marcello Dell'Utri, uno dei fondatori di Forza Italia, ha scelto di non partecipare alle celebrazioni per i 30 anni del partito. Dell'Utri ha ricordato l'amico Silvio Berlusconi e ha raccontato alcuni aneddoti

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Forza Italia festeggia i 30 anni dalla sua fondazione per mano di Silvio Berlusconi ma Marcello Dell’Utri, che fu uno dei fondatori e braccio destro del Cavaliere, ha deciso di disertare le celebrazioni. Dell’Utri è rimasto a casa sua, a Milano.

Marcello Dell’Utri e l’eredità di Berlusconi

L’invito è arrivato, ma Dell’Utri ha scelto di declinare. E alle celebrazioni avrebbe preferito piuttosto “una giornata di silenzio“.

“E poi – punge – non sono stati invitati tutti i veri fondatori di Forza Italia, gli uomini di Publitalia”, ovvero “Miccichè, Ghigo, Galan… per citare i primi che mi vengono in mente. Non vado anche per rispetto nei confronti di queste persone. Quelli che c’erano sul serio”.

Marcello Dell’Utri è stato raggiunto da il Il Foglio, che l’ha intervistato per l’occasione.

Alla domanda su cosa resti di Silvio Berlusconi, l’ex braccio destro risponde lapidario: “Le ceneri“. Poi, però, aggiunge: “Resta un partito che vive nel suo nome e resta un’azienda che, questa sì, è saldamente in mano ai suoi figli. E funzioni”.

Dell’Utri è libero, dopo avere scontato la condanna definitiva a 7 anni (poi diventati 5 cinque e qualche mese) per concorso esterno in associazione mafiosa.

Marcello Dell’Utri ricorda la posizione di Gianni Letta

Dell’Utri poi ricorda il no di Gianni Letta alla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Nonostante i tentennamenti iniziali, Letta poi accettò di collaborare al progetto Forza Italia e assunse il ruolo di punto di riferimento e consigliere poco avvezzo al presenzialismo. Ruolo che gli valse il soprannome di “Eminenza azzurra”.

Letta un giorno mi prese da parte dicendomi con forza che dovevo smetterla di aiutare Silvio con questa idea suicida. E io gli rispondevo: ‘Ma secondo te io posso non fare quello che mi dice Silvio?’. Ma lui insisteva […] Il giorno dopo la vittoria alle elezioni Letta era già a Palazzo Chigi. E di fatto è stato lui il capo dei governi nella gestione corrente.

Silvio Berlusconi e Antonio Ricci

L’intervistatore avanza l’ipotesi che i fuorionda di Striscia la Notizia su Andrea Giambruno possano essere stati dei pizzini degli eredi Berlusconi a Giorgia Meloni, ma Dell’Utri non la pensa così:

Stupidaggini. Quello è Antonio Ricci. Ricci ha sempre fatto quello che voleva. Faceva incazzare anche Silvio. Qualche volta lo danneggiava pure, sul piano politico.

Ecco la risposta alla domanda sul perché allora Berlusconi non cacciasse Ricci da Mediaset:

Perché è bravo e perché lo ha sempre fatto guadagnare. Guardi che Berlusconi è l’unico al mondo che ha monetizzato anche gli sputi che riceveva. Un genio. Ricci lo attaccava? Ebbene Silvio in prima battuta s’innervosiva, poi però ci ripensava su, e con un sorriso esclamava: ‘Però hai visto quanti ascolti ha fatto?’. Lei sa cosa vuol dire fare audience?

Forza Italia alle prossime elezioni secondo Dell’Utri

Gli ultimi sondaggi politici danno Forza Italia al 7%. Per Marcello Dell’Utri le prossime elezioni europee non segneranno scatti in avanti per gli azzurri.

“È tanto se terrà”, dice. “Ma non crescerà come pensano alcuni dirigenti. Ci sono persone che la voteranno, sì. Perché è ancora vivo il ricordo di Silvio. Ma nulla più”.

Fonte foto: ANSA

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