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Danni e allagamenti per il maltempo in Emilia Romagna e Marche, fiumi esondati e città allagate: la situazione

Emilia-Romagna e Marche devastate dal maltempo: allagamenti a Cesena, Riccione, Pesaro e Senigallia, evacuate oltre 900 persone

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Non si placa l’ondata di maltempo sull’Italia. A preoccupare in particolare la situazione nel centro Italia, in Emilia Romagna, già colpita dall’alluvione ai primi di maggio e nelle Marche. A Cesena e Forlì sono esondati i fiume Savio e Montone, a Forlì il Montone, allagamenti a Riccione e Pesaro. Allerta massima anche a Senigallia, già colpita dall’alluvione sei mesi fa, dove preoccupa la piena del Misa. Scuole chiuse in molte città, treni fermi sulla linea adriatica. Disagi anche al Sud, in Sicilia e in Campania, a Ischia in particolare dove sono state evacuate 40 famiglie per il rischio di una nuova frana.

A Cesena esonda il Savio

Nel pomeriggio di martedì 16 maggio il fiume Savio, ingrossato dalle forti piogge cadute nelle scorse ore, è esondato a Cesena, nella zona del centro. L’acqua del fiume ha invaso le zone vicine alle sponde, allagando cortili, scantinati e alcuni piani terra di case e negozi.

La piena era attesa, il Comune aveva avvisato i cittadini esortandoli ad allontanarsi dagli argini e abbandonare i piani terra.  Alcune famiglie rimaste bloccate in casa a causa dell’acqua sono state evacuate con l’elicottero. Sono state evacuate diverse persone anche in provincia, a Mercato Saraceno, Bora e Borello.

A Riccione allagato l’ospedale

Situazione difficile anche a Riccione, dove le fitte piogge cadute nelle ultime ore hanno provocato disagi e allagamenti in diverse zone della città. Diverse strade sono impraticabili, chiusi i sottopassi e la stazione ferroviaria.

A preoccupare è soprattutto la situazione dell’ospedale Ceccarini, invaso dall’acqua. Il piano terra è completamente allagato. Il pronto soccorso è stato chiuso, coinvolti anche i reparti di cardiologia, oculistica e diabetologi. Le visite sono state interrotte e i pazienti sono stati evacuati, sul posto il personale della Protezione civile.

Allerta a Ravenna

Disagi anche nel Ravennate. Forte vento, piogge e una violenta mareggiata si sono abbattute sul litorale romagnolo tra Ravenna e Cervia. A preoccupare le piene dei fiumi: sono oltre 6.000 le persone invitate dalla Prefettura a lasciare le proprie abitazioni in prossimità dei fiumi in piena, in particolare il Savio, già esondato a Cesena, e il Montone.

Dopo Cesena la piena del Savio è attesa nel Ravennate, dove si temono nuove esondazioni. A Ravenna il Comune ha disposto l’evacuazione dei residenti in tre frazioni: Mensa, Matellica e Castiglione. Per chi non ha dove andare sono stati approntati punti di ritrovo nelle palestre di due scuole cittadine.

Nel Ravennate è esondato anche il fiume Senio a Tebano, cresce quindi l’allarme a Castel Bolognese, più a valle.

Lamone fuori dagli argini a Faenza

A Faenza hanno ceduto gli argini dei fiumi Lamone e Marzeno, l’acqua ha invaso le vie del centro della città. Il Comune esorta gli abitanti a salire nei piani più alti delle case, se necessario anche sui tetti.

Vigili del fuoco e carabinieri sono al lavoro per soccorrere le persone rimaste bloccate. In buona parte della città si registrano interruzioni di energia elettrica.

A Forlì esonda il Montone

Come atteso, dopo il Savio a Cesena è esondato anche il fiume Montone a Forlì. Come riporta Ansa, sono due i punti più critici dove il corso d’acqua è uscito dagli argini: alla confluenza con il torrente Rabbi e vicino al ponte di Schiavonia.

Il sindaco ha chiesto a tutta la popolazione residente nella zona compresa tra le vie Cormons, Monte San Gabriele, Nervesa, Martiri delle Foibe e vie limitrofe di lasciare le proprie case e mettersi al sicuro. Per la prima accoglienza è stato aperto il palazzetto dello sport.

In Emilia Romagna evacuate oltre 900 persone

Disagi anche a Bologna dove è esondato il torrente Ravone, in via Saffi. Scuole chiuse mercoledì nel capoluogo emiliano. A causa di allagamenti, frane e smottamenti sono state chiuse diverse strade provinciali, in particolare nella zona appenninica.

Sono nove i fiumi dell’Emilia-Romagna che hanno superato la soglia di allerta 3, di criticità elevata: si tratta di Idice, Samoggia, Ausa, Uso, Montone, Marzeno, Voltre, Savio, Pisciatello e Marecchia.

Secondo quanto reso noto dalla Protezione civile regionale, sono oltre 900 le persone già evacuate, il numero è destinato a salire nelle prossime ore. La maggior parte, oltre 500, nel Ravennate; altri 200 in provincia di Bologna e 164 nel Forlivese-Cesenate, 10 nel Modenese e tre nel Reggiano.

A causa del maltempo la circolazione ferroviaria è stata sospesa sulla linea Bologna-Rimini, fra Forlì e Rimini, e sulla linea Ferrara-Rimini, fra Ravenna e Rimini.

Allagamenti a Pesaro

Situazione difficile anche a Pesaro, dove è esondato il torrente Genica, inondando soprattutto il quartiere di Madonna di Loreto e la zona industriale. In città si attende nelle prossime la piena del fiume Foglia.

Apprensione anche nella vicina Fano, dove si monitora con attenzione i  livelli dei fiumi Metauro e Foglia e del torrente Arzilla.

Allerta a Senigallia

Allerta anche a Senigallia in provincia di Ancona, già colpita dalla devastante alluvione del 15 settembre 2022. Sotto osservazione il fiume Misa, che ha raggiunto livelli che non si vedevano da sei mesi.

Danni e allagamenti per il maltempo tra Emilia Romagna e Marche. Cesena e Pesaro allagate: la situazioneFonte foto: ANSA
La piena del fiume Misa nel centro di Senigallia

La piena è passata in città in giornata senza creare particolari problemi, ma l’attenzione resta massima. Sono attese forti precipitazioni nella notte che potrebbero far uscire il Misa dagli argini nella giornata di domani.

In città comunque si sono verificati allagamenti nelle zone a nord e sud del centro, a causa dell’esondazione dei torrenti Cesano e Sant’Angelo.

Emilia-Romagna e Marche devastate da pioggia e maltempo: le foto più impressionanti, da Pesaro a Riccione Fonte foto: ANSA
Emilia-Romagna e Marche devastate da pioggia e maltempo: le foto più impressionanti, da Pesaro a Riccione
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