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Crocifisso in classe? Il ministro Fioramonti accende la polemica

Crocifisso sì, crocifisso no. Il neo ministro dell'Istruzione riaccende la polemica

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il crocifisso a scuola è una questione divisiva, che può attendere. Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione”. A dirlo è il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, intervistato a “Un giorno da pecora”, la trasmissione radiofonica di Rai Radio 1. Il ministro aggiunge: “Io credo in una scuola laica”.

“Non va bene neppure l’immagine di Mattarella”

Sulla presenza di simboli religiosi all’interno delle aule italiane, il ministro Fioramonti precisa: “Ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi, non esporre un simbolo in particolare, ed eviterei l’accozzaglia, diventa altrimenti un mercato”. Poi, sulla possibilità di sostituire il crocifisso con un’immagine istituzionale come quella del presidente della Repubblica, aggiunge: “La foto di Mattarella nelle aule? No, neanche il presidente la vorrebbe”.

Gelmini: “Non è un elemento di arredo”

“Il crocifisso non è un elemento di arredo, ma la testimonianza delle radici del nostro Paese. La sua presenza sulle pareti delle aule scolastiche, contrariamente a quel che pensa il ministro Fioramonti, non impedisce di esprimersi agli studenti di altre culture e religioni, ma sta lì a ricordare che la laicità che il ministro liberamente rivendica è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa». Questa l’obiezione di Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.

Mara Carfagna

“La sua presenza sulle pareti delle aule scolastiche, contrariamente a quel che pensa il ministro Fioramonti non impedisce di esprimersi agli studenti di altre culture e religioni”, sottolinea Mara Carfagna. “La scuola di tutto ha bisogno tranne che di un ministro showman. Chiunque conosca studenti e genitori sa che i problemi principali della scuola sono le migliaia di insegnanti mancanti, le strutture non a norma, le palestre che non ci sono, il costo altissimo dei libri di testo. Indicare come un problema il Crocifisso, simbolo della nostra identità, risponde ad una stantia visione ideologica”.

Fonte foto: ANSA

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