Draghi, centrodestra diviso: le parole di Berlusconi e Meloni
Centrodestra diviso: le diverse posizioni di Berlusconi, Meloni e Salvini sull'incarico di governo a Mario Draghi
Sono partite le consultazioni di Mario Draghi, il premier incaricato da Mattarella dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, per verificare il sostegno delle forze parlamentari e la fattibilità di un nuovo governo. Se l’ex presidente della Bce riuscirà a compattare i vari partiti per ottenere una maggioranza in grado di sostenerlo lo sapremo solo nei prossimi giorni. Molto dipenderà dalla posizione del centrodestra.
L’incarico conferito a Draghi sembra aver incrinato la compattezza della coalizione. Che era già venuta meno a inizio legislatura, quando la Lega formò il primo governo Conte con il Movimento 5 Stelle mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia decisero di andare all’opposizione.
Le tre anime del centrodestra hanno finora espresso posizioni tutte diverse sulla possibilità di accogliere l’appello del Capo dello Stato Sergio Mattarella e sostenere un governo guidato da Mario Draghi.
Una situazione ben esplicitata dal fatto che i tre partiti, diversamente da quanto fatto con le consultazioni da Mattarella, si presenteranno separatamente a colloquio con Draghi.
Draghi, centrodestra diviso: la posizione di Forza Italia
Da Silvio Berlusconi è arrivato un endorsemente convinto all’ex numero uno della Bce. “La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane“, ha detto in una nota diffusa dopo un vertice con i big del partito.
“Un’antica stima mi lega a Mario Draghi, che fu il nostro governo – ha ricordato – a nominare Governatore della Banca d’Italia e ad indicare, superando le resistenze di alcuni partner europei, alla guida della BCE”.
Sulla stessa posizione di Berlusconi anche il gruppo Idea, Noi con l’Italia, Cambiamo di Giovanni Toti e Maurizio Lupi.
Draghi, centrodestra diviso: la posizione di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia sarebbe orientato verso il no a Draghi e per il ritorno alle urne. A “Porta a porta” Giorgia Meloni ha dichiarato che “la fiducia a Draghi non la voto” ma se il suo governo “portasse dei provvedimenti che io condivido per il bene dell’Italia io li voto”.
Da Meloni anche una frecciata a Salvini: “Poi non capisco la posizione di Salvini quando dice: ‘Draghi scelga tra Lega e Grillo’. Perchè il Pd va bene? Glielo chiederò quando lo sentirò”.
“Per evitare che la coalizione andasse in ordine sparso, io ieri ho fatto una proposta dicendo: ‘Facciamo tutti un mezzo passo verso l’altro e cerchiamo di trovarci a meta’ strada’. In questo caso sarei disposta a un’astensione“, ha spiegato Meloni.
Draghi, centrodestra diviso: la posizione della Lega
La posizione della Lega è ancora da chiarire in quanto, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, ci sarebbe una accesa discussione tra l’ala sovranista del partito e quella moderata, incarnata dalla figura di Giancarlo Giorgetti.
Il leader Matteo Salvini ha detto che la partita è ancora tutta aperta, ponendo però una serie di condizioni al premier incaricato: “Incontreremo Draghi senza pregiudizi, gli porteremo le richieste della Lega. Poi toccherà a lui scegliere tra la Lega e Grillo”.
Giorgetti in una intervista ad Agi ha dichiarato che non esistono contrapposizioni con Salvini: “Su come uscire da questa crisi la pensiamo nella stessa maniera. Io parto, rispetto a Salvini, da una consuetudine con Draghi. È da tanto tempo che lo frequento mentre lui non l’ha conosciuto”.
“Il presidente della Repubblica e Mario Draghi hanno rivolto un appello a tutti i partiti per un governo di ‘unità nazionale’. E sarebbe sorprendente che non venga ascoltato il primo partito in Italia”. Per questo, ha detto, “se si volesse far nascere un governo senza questa gamba mi sembra evidente che sarebbe un governo zoppo”.
Giorgetti ha poi escluso l’astensione al governo Draghi: “O saremo a favore o voteremo contro”.