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Covid, terza dose e mix di vaccini: l'ultima lezione di Burioni

Il virologo Roberto Burioni è intervenuto nell'ultima puntata della stagione di "Che tempo che fa" per la sua consueta lezione sul Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il virologo Roberto Burioni è intervenuto nell’ultima puntata della stagione di “Che tempo che fa”, la trasmissione condotta su Rai 3 da Fabio Fazio. Il virologo ha colto l’occasione per fare il punto della pandemia di Covid, che nelle parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro “volge al bello”, e per ripercorrere i momenti più significativi dell’ultimo anno e mezzo.

Burioni ha innanzitutto invitato i più giovani a vaccinarsi il prima possibile contro il Covid: “Si devono vaccinare per due motivi: possono contagiare gli altri e tipicamente le scuole sono per tutti i virus un serbatoio molto importante di replicazione. Anche se i bambini e giovani non hanno apparentemente conseguenze, è molto meglio vaccinarli”.

Nelle prossime ore, come ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della trasmissione, l’Aifa dovrebbe dare l’ok al vaccino di Pfizer per la fascia 12-15 anni, dopo il via libera dell’Ema.

Covid, mix di vaccini e terza dose: il parere di Burioni

A proposito di un eventuale terza dose dopo aver completato il ciclo vaccinale, Burioni ha individuato i criteri per capire quando potrebbe essere il momento giusto: “Quando i primi vaccinati continueranno a reinfettarsi, quello è il momento in cui dovemmo fare un richiamo”.

Speranza ha ribadito un concetto simile: “Sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino, un richiamo che sarà probabilmente ‘modificato’ per coprire le varianti”.

Sui mix tra dosi di vaccini diversi, invece, Burioni ha spiegato che “ci sono dei dati sperimentali che indicano che la pratica di cambiare i due vaccini, così come di vaccinare con una sola dose, porta ad un’immunità comunque robusta“.

Il virologo ha poi speso alcune parole per chiarire cosa s’intende per immunità di gregge: “Vuol dire che il virus arriva e non si moltiplica più. Ma se noi guardiamo a ciò che è successo a Israele, la trasmissione si è interrotta. La malattia è sotto controllo”.

Covid, i momenti più significativi per Burioni

Burioni ha quindi ripercorso i momenti più significativi della pandemia: “Io personalmente penso che una delle immagini che non dimenticheremo mai sono le celebrazioni pasquali del Santo Padre in una piazza S. Pietro vuota, surreale”.

In riferimento alla pubblicazione dei primi dati sull’efficacia del vaccino di Pfizer, Burioni ha affermato: “Io ricordo quando lessi questa notizia due sentimenti: grande gioia, ma c’era anche un grande pensiero, ‘era troppo bello per essere vero’. Mi convinsi però la settimana dopo quando comparvero i risultati di un altro vaccino, che forniva dati identici”.

Il virologo ha quindi concluso il suo intervento ricordando l’importanza della vaccinazione: “Vaccinatevi, fate del bene e anche a tutta la comunità”.

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