Vaccini diversi tra prima dose e richiamo? Il parere dell'Ema
Cosa pensano gli esperti del mix dei vaccini tra prima e seconda dose e come la scelta dell'Ema può influire sul futuro del pass vaccinale
Prima dose con un vaccino e richiamo con uno diverso? Secondo quanto ricostruito dalla Stampa sarebbe stata una delle domande poste dal premier, Mario Draghi, all’Ema. E l’Agenzia europea del farmaco ha risposto dando un parere non solo sul mix dei vaccini, ma anche sul green pass.
Vaccini diversi tra prima dose e richiamo? Il parere dell’Ema
L’Ema ha detto che è possibile fare il richiamo con Pfizer dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca.
Secondo due studi, uno inglese e uno spagnolo, il mix vaccinale darebbe una risposta anticorpale persino maggiore a quella data dalla doppia dose di AstraZeneca.
Inoltre, chi riceve la prima dose di AstraZeneca non deve aspettare tre mesi prima della seconda: in caso di richiamo con Pfizer i tempi si riducono leggermente (tra le 8 e le 12 settimane).
La paura, però, è rappresentata dalle varianti, soprattutto da quella sudafricana e da quella brasiliana, secondo cui – con una singola dose – AstraZeneca sarebbe meno efficace rispetto a vaccini Pfizer e Moderna.
Ma cosa ne pensano gli esperti? Antonella Viola, su Facebook, ha scritto che “in linea puramente teorica, un mix di vaccini con una prima dose AstraZeneca e il secondo a base di mRna potrebbe funzionare addirittura meglio, perché AstraZeneca lavora inducendo anche una risposta anti-adenovirus, mentre l’Rna messaggero usato da Pfizer richiama solo la risposta specifica anti-Covid. Aggiungo anche che questa combinazione potrebbe risolvere il blocco di alcuni (fortunatamente pochi) che rinunciano alla seconda dose per paura: l’obiettivo finale non è forzare la popolazione alla vaccinazione, ma avere la massima copertura possibile”.
Pass vaccinale, valido dopo una sola dose? Il parere dell’Ema
A proposito di prima dose, nell’attesa del richiamo potrebbe comunque essere rilasciato il pass vaccinale nel caso in cui non si sia però ricevuto un vaccino a Rna messaggero: ossia Pfizer o Moderna.
Così facendo si potrebbero convincere i giovani ad accettare la somministrazione di AstraZeneca: non rischierebbero di dover ‘saltare’ le vacanze in attesa della seconda dose, dato che basterà una dose per poi presentarsi per il richiamo dopo circa 3 mesi.
A proposito di pass vaccinale, l’Europa potrebbe prendere esempio dall’Italia per quel che riguarda la durata: 9 mesi. Non di più perché gli studi sugli anticorpi dei vaccinati al momento hanno un limite legato al fatto che i primi vaccini non sono stati somministrati più indietro nel tempo.
La sensazione è che, comunque, si possa arrivare alla validità di un anno.