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Covid, tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina: il ministro Schillaci firma l'ordinanza

Il ministro ha firmato l'ordinanza sui tamponi obbligatori ai passeggeri provenienti dalla Cina: scatta il nuovo allarme Covid

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Aumenta sempre più l’apprensione per l’arrivo di nuove possibili varianti Covid dalla Cina, Paese nel quale stanno aumentando sempre di più i casi di coronavirus. Dopo i rumors delle scorse ore, infatti, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha deciso di mettere nero su bianco l’obbligo di tampone per tutti i viaggiatori che arriveranno in Italia dalla Cina, con un’ordinanza che non lascia spazio a fraintendimenti o discrezione.

Tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina, l’ordinanza

A rendere nota la firma dell’ordinanza del Ministero della Salute è stato proprio il ministro Schillaci, che ha sottolineato come la misura si sia resa indispensabile “per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana”.

Schillaci ha poi spiegato che tutti i dettagli dell’ordinanza verranno affrontanti nel Consiglio dei ministri convocato nella giornata di mercoledì 28 dicembre 2022. Quel che è certo, secondo quanto trapela, è che i tamponi saranno obbligatori, con relativo sequenziamento del virus, “per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia“.

Tampone dalla Cina, la posizione di Malpensa e Fiumicino

L’ordinanza del ministro Schillaci segue un po’ quella che è stata la linea adottata da Malpensa negli ultimi giorni. Dal 26 dicembre, infatti, sono stati testati i passeggeri di due voli provenienti dalla Cina e i dati si sono subito mostrati allarmanti. Su un volo, su 92 passeggeri, oltre il 38% erano positivi, mentre sul secondo la percentuale è salita addirittura al 52%.

A Fiumicino, invece, i test “si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali” secondo quanto riferito dall’assessore alla salute del Lazio Alessio D’Amato. Già da stamattina, ancor prima dell’arrivo dell’ordinanza, dal Lazio era arrivata la decisione di sottoporre al test tutti passeggeri in arrivo dalla Cina.

Covid, la situazione in Cina

Da inizio dicembre la Cina sta affrontando una nuova e violenta ondata di Covid che sta mettendo alle strette Pechino. Memori di quanto successo nel 2019 con Wuhan, col lockdown totale della città e i casi “trasferiti” nel resto del mondo, dal Paese asiatico suona forte l’allarme.

Secondo i numeri riferiti da Pechino i contagi sarebbero 62.592 su 1,4 miliardi di abitanti, ma il quadro del Financial Times è ben diverso. I contagi, infatti sarebbero oltre 250 milioni e il tasso dei contagi avrebbe raggiunto i 37 milioni al giorno e sarebbe ancora in aumento. La situazione sarebbe particolarmente grave nella cintura attorno a Pechino, dove le città medie e piccole non avrebbero ospedali abbastanza capienti.

Fonte foto: Ansa

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