Covid, gli effetti delle elezioni sui contagi: l'ipotesi di Galli

Le elezioni regionali di settembre e la riapertura della Scuola potrebbero aver avuto un ruolo nell’aumento dei contagi da Covid-19 della seconda ondata. Lo ipotizza l’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, come riporta il Messaggero.

Durante una lettura magistrale in streaming al XXII congresso nazionale della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf), il professore ha dichiarato di aver “chiesto di fare diversi modelli” per stabilire quali siano i fattori che più di altri possono incidere sull’aumento del numero di casi di coronavirus.

“Per esempio ne ho uno che parte anche dal giorno delle famose elezioni” ha detto Galli riferendosi al voto che ha interessato a settembre alcune regioni.

Secondo Galli, l’andata alle urne dei cittadini “ci ha portato ad aprire le scuole in queste regioni, richiuderle” in modo da preparare i seggi “e poi riaprirle. Ebbene, alla fin fine da quel che salta fuori non è impossibile che anche le elezioni, e non solo la scuola, un loro peso ce lo abbiano avuto nel far ripartire la seconda ondata“.

Secondo il direttore delle Malattie infettive del Sacco di Milano un ruolo sull’epidemia l’avrebbe avuto più direttamente anche la riapertura degli istituti: “Quando si dice che la scuola sia irrilevante non ci sto. Una metanalisi in 131 Paesi mostra che 28 giorni dopo la riapertura delle scuole intese in senso lato, abbiamo un 24% di aumento dell’Rt. Un 25% si ottiene invece con situazioni che favoriscono la concentrazione di più di 10 persone”.

“Come descrive l’Iss in un recente rapporto le infezioni di soggetti in età scolare sono 203mila: quelle registrate, senza contare gli asintomatici. I ragazzi tra 14 e 18 anni hanno comunque una parte importante nel totale di coloro che sono infettati in età scolare: che si siano contagiati a scuola o meno, il tema merita attenzione” ha spiegato infine Galli.