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Covid, perché serve un nuovo lockdown: l'allarme di Gimbe

Il nuovo report Gimbe illustra una situazione preoccupante in merito all'andamento della pandemia in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Fondazione Gimbe ha pubblicato il nuovo report settimanale sulla situazione epidemiologica in Italia legata all’emergenza coronavirus. Secondo i dati della settimana 6-12 gennaio 2021, la curva dei contagi sta continuando a salire e sono in aumento anche i pazienti ospedalizzati.

Covid, il report Gimbe: casi, decessi e ricoveri in aumento

Si segnala, rispetto alla settimana precedente, “l’incremento dei nuovi casi (121.644 vs 114.132) a fronte di un lieve calo del rapporto positivi/casi testati (29,5% vs 30,4%). Stabili i casi attualmente positivi (570.040 vs 569.161) e, sul fronte ospedaliero, lieve risalita dei ricoverati con sintomi (23.712 vs 23.395) e delle terapie intensive (2.636 vs 2.569); ancora in aumento i decessi (3.490 vs 3.300)”.

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha commentato a corredo del report: “I dati confermano la lenta risalita dei nuovi casi settimanali e, sul versante ospedaliero, il costante aumento di ricoveri e terapie intensive, dove l’occupazione da parte di pazienti Covid supera in 10 Regioni la soglia del 40% in area medica e quella del 30% delle terapie intensive”.

Covid, perché serve un nuovo lockdown: il vaccino non basta

Le conclusioni a cui giunge la fondazione è che servano nuove misure rigorose, come il lockdown, per arrestare la crescita dei contagi ed “evitare un anno di difficile convivenza col virus”. Puntare tutto sul vaccino, infatti, può rivelarsi non sufficiente in quanto i suoi effetti sulla popolazione saranno tardivi.

A margine del report, Renata Gili, Responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, ha precisato: “Nel primo trimestre 2021, con una copertura vaccinale minima, ci si attende un’elevata circolazione del Sars-CoV-2 (con preoccupanti incertezze sulle nuove varianti) ed elevato impatto della Covid-19 sui servizi sanitari. Di conseguenza, per centrare l’obiettivo di eliminazione del virus, è indispensabile attuare rapidamente la strategia soppressiva, al fine di ridurre in modo rilevante i casi attualmente positivi e appiattire la curva epidemica”.

La strategia soppressiva a cui fa riferimento l’esperta potrebbe essere proprio il lockdown generalizzato, come quello imposto in Italia durante la prima ondata nel marzo 2020.

Covid, Cartabellotta: “Quadro inquietante”

Cartabellotta ha sottolineato che le misure di contenimento nella suddivisione del Paese in zone di rischio non sembrano essere abbastanza efficaci: “Considerati i modesti risultati ottenuti dal sistema delle Regioni ‘a colori’ e le incognite legate all’efficacia del vaccino soprattutto in termini di riduzione dei quadri severi di malattia e di trasmissione del virus, questa rappresenta l’unica strada per mantenere il controllo dell’epidemia sino a fine anno senza affidarci esclusivamente al vaccino”.

“Le dichiarazioni del Ministro Speranza alle Camere lasciano intuire che per il 2021 si intende perseguire una strategia di mitigazione puntando sui massimi risultati di copertura vaccinale e confidando nella massima efficacia del vaccino. Se a questo aggiungiamo tutte le incertezze che la crisi di governo comporta, il quadro è davvero inquietante: in assenza di una immediata e rigorosa stretta, ci attende un anno di difficile convivenza con il virus, con ospedali ciclicamente al limite del collasso, continui tira e molla sull’apertura di scuole e attività produttive e un aumento inesorabile dei decessi”, ha concluso Cartabellotta.

Fonte foto: ANSA
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