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Covid, quando toglieremo le mascherine e come sarà l'autunno

Il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha previsto che potremmo togliere le mascherine da metà luglio, ma solo all'aperto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La pandemia di Covid-19 sta volgendo al meglio in Italia, dopo mesi di emergenza e restrizioni. Molte di queste sono o saranno presto rimosse in vista di ulteriori miglioramenti a livello epidemiologico, qualora altre regioni dovessero entrare in zona bianca dopo Sardegna, Molise e Friuli-Venezia Giulia; ma c’è un obbligo che resta in vigore anche in queste regioni, e lo sarà ancora per qualche tempo. Stiamo parlando della mascherina da indossare all’aperto e al chiuso.

Ma quando sarà possibile togliere la mascherina almeno all’aperto? Gli esperti si stanno confrontando sul tema, ma ancora non è stata presa una decisione definitiva.

Mentre il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia ha spiegato le condizioni necessarie affinché le mascherine possano essere tolte, sul tema è intervenuto anche il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.

Locatelli: “Da metà luglio potremmo togliere le mascherine all’aperto”

In un’intervista del Messaggero, Locatelli ha spiegato che “presto potremo cominciare a pensare di abbandonare i dispositivi di protezione individuale. Ma solo all’aperto“, ha specificato.

Un’ipotesi temporale plausibile, secondo Locatelli, è “dopo la metà di luglio, prima è largamente prematuro”. Il coordinatore del Cts ha poi ricordato l’importanza del ruolo svolto dalle mascherine per contenere l’epidemia e “per limitare tutta una serie di infezioni trasmissibili per via respiratoria”, come l’influenza stagionale.

Variante indiana, la rassicurazione di Locatelli

Locatelli ha poi rassicurato circa la pericolosità della variante indiana (che stando a un annuncio dell’Oms sarà chiamata con un nuovo nome), che in Italia è diffusa in minima percentuale: “Nell’ordine dell’1%, non penso che al momento esistano elementi di preoccupazione per il nostro Paese”.

Il virologo Roberto Burioni aveva lanciato un allarme qualche giorno fa su un aumento di casi nel Regno Unito legati proprio a questa variante, ma Locatelli ha spiegato che oltremanica si è scelto di ritardare il più possibile la seconda dose (l’unica in grado di offrire una protezione quasi totale contro il virus) e questo ha permesso alla variante di circolare più facilmente.

Come sarà il prossimo autunno: per Locatelli sarà “diverso”

Locatelli, infine, ha delineato lo scenario che si presenterà al prossimo autunno: se da un lato non si può del tutto escludere la possibilità di nuovi aumenti di casi, l’esperto ha assicurato che “avremo un autunno diverso perché abbiamo i vaccini. I dati che sono stati prodotti nell’ambito della vaccinazione del personale sanitario dell’ospedale Bambino Gesù rassicurano ulteriormente su quella che è l’efficacia di protezione nel tempo“.

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Covid, quali sono le varianti che preoccupano di più Fonte foto: ANSA
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